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Una
notizia buona fra tante altre: Italo Barazzutti è
rientrato finalmente in Italia! Il movimento
generatosi per venire in aiuto ad Italo, che
ricordiamo ha avuto un pesante incidente ad
Anchorage in Alaska, ha sortito i suoi frutti
riuscendo a far rientrare a casa il nostro amico .
Per ogni
informazione ulteriore e anche per sostenere Italo
nel suo recupero vi invito a continuare a seguire il
suo blog e il suo guestbook.........
Forza
Italo, anche il Gwci 1989 vuole ritrovare il suo
"navigatore di terra".... By Sandrone
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July
12th 2010
02:03:22 PM
By
elisa e italo
ciao a tutti ragazzi. Finalmente Italo è
tornato a casa, avrebbe voluto scrivere lui per salutare
e ringraziare tutti, però è stanco tra botte e fusi
orari e acora non si sente di intervenire sul blog. Lo
farà prestissimo, alla sua maniera. Sicuro di non
deludervi vi abbraccia calorosamente.
YEEEEEEEAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!!!!!!! |
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July
2nd 2010
12:46:26 PM
By Italo
Anchorage-Alaska
ola Amcici!!!Eh eh, eh :-)
Sono in ospedale ma mi sentomeglio ogni giorno che
passa... Certe volte e' difficile non essere come si
vorrebbe ma prestolo saro' dai :-) Grazie a tutti
comunque per il sostegno... |
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July 1st 2010
12:25:38 AM
By iBaby (dietro ad
Italo)
IMPORTANTE
Ciao ragazzi, Elisa (sorella di Italo) ed io crediamo
sia doveroso fare un riassunto della vicenda per le
tante persone che tutti i giorni ci contattano per
chiederci maggiori informazioni sulla condizione di
Italo, per cui eccolo qua!
Come tutti voi ormai sapete, il nostro caro amico
viaggiatore di terra "Italo Barazzutti" era arrivato in
Alaska, alla fine del suo ultimo, grande viaggio "Las
Americas 2009-10". Il viaggio prevedeva la partenza da
Buenos Aires, il giro di tutto il continente
sudamericano, il centro america ed infine il nord
america per arrivare in Alaska. Dove l'inimmaginabile si
è avverato...
Dopo questo grande sogno avrebbe dovuto completarne un
altro... Ripartire per il Brasile dove voleva stabilirsi
e chissà, magari metter su famiglia...
Dopo aver raggiunto la meta, a Prudhoe Bay, per cause
ancora da accertare, il 10 Giungo 2010 Italo è stato
trovato in fin di vita a terra, sul bordo strada della
Highway 2 in direzione Fairbanks. Le uniche poche
notizie che ci sono arrivate ci fanno supporre che Italo
abbia avuto uno sbandamento causato da un veicolo (un
grosso camion, un ubriaco, un animale) che l'ha portato
a perdere il controllo su quel tratto di strada che è
particolarmente accidentato. Con ogni probabilità è
sbalzato dalla motocicletta andando a sbattere su un
albero o una grossa pietra.
Fortunatamente per lui, alcuni camionisti hanno dato
l'allarme via CB facendo ponte l'un con l'altro fino a
far arrivare notizia all'ambulanza che l'ha trasportato
nei pressi di una stazione di servizio. In quel luogo
hanno atteso l'arrivo dell'elisoccorso che l'ha
trasportato d'urgenza al Providence Alaska Medical
Centre ad Anchorage, 400 miglia (circa 650 km) più a
sud, arrivando nella notte.
L'Ospedale ha subito provveduto a stabilizzarlo per poi
scrivere un messaggio sabato 12 sul blog di Italo nel
tentativo di contattare la famiglia. In questo modo
siamo venuti a conoscenza dell'accaduto.
Un amico di famiglia di Elisa ha chiamato l'Ospedale che
stava (incredibile davvero) attendendo l'autorizzazione
per poterlo operare d'urgenza. Ci siamo chiesti più di
una volta cosa fosse successo se Italo non avesse avuto
un blog o non avesse avuto nessuna famiglia da
contattare... Fortunatamente, è stato operato per
tempo...
Dalle parole del medico che l'ha operato e dal report
post operatorio che abbiamo ricevuto possiamo dirvi che
l'operazione è stata molto lunga e complessa, nonostante
questo ha avuto un esito positivo. Frattura di due
vertebre cervicali con contusione midollare e
conseguente rischio di paralisi, trauma cerebrale e
gravi problemi in zona laringo-tracheale. Per questo
Italo è stato messo in coma farmacologico per oltre 10
giorni, intubato per farlo respirare e con flebo per
alimentarlo.
Sfortunatamente per noi l'ospedale, per un lungo periodo
ci ha negato informazioni dettagliate facendoci due
obiezioni: 1 Elisa non poteva dimostrare di essere
veramente sua sorella - 2 anche ammesso avesse potuto
dimostrare la sua reale identità non è detto che Italo
avesse voluto comunicargli le sue intenzioni... Roba da
pazzi questa privacy!!!
Un grazie va a Ilario Lavarra e Ugo Raffaelli,
motoviaggiatori che si trovavano per caso ad Anchorage e
si sono presentati all'Ospedale tutti i giorni
disponibili per recuperare informazioni e, vederlo da
sveglio per portargli un po' del nostro calore.
Un ringraziamento particolare va anche e soprattutto al
Sig. Console Vittorio Montemezzani senza il quale, non
sappiamo davvero come avremmo fatto. Tutti i santi
giorni da Italo in ospedale per avere notizie e sbrigare
pratiche per poi tenerci aggiornati, sempre e
costantemente. Ha sbrigato mille pratiche fra ospedale,
polizia, istituzioni varie ed ha anche anticipato di
persona la salatissima fattura per il recupero ed il
deposito della moto. Un grandissimo personaggio,
disponibile e premuroso. Grazie ed ancora GRAZIE Sig.
Console, non dimenticheremo mai il suo operato!
Verso la fine dei 10 giorni di coma farmacologico hanno
iniziato a svegliarlo per alcuni istanti, per vedere
come reagiva e soprattutto per vedere se muoveva
correttamente piedi e mani. Da allora un lento ma
continuo miglioramento. Ora Italo NON è più in pericolo
di vita, e questa è di per se una GRANDISSIMA notizia!
Nonostante questo la situazione è ancora precaria ed i
problemi a laringe e trachea non sono finiti. L'Ospedale
ha dichiarato che chi ha effettuato il primo tentativo
di intubarlo, probabilmente sul luogo dell'incidente gli
ha causato delle lesioni in gola ed è stato necessario
praticargli una tracheotomia per farlo respirare. Adesso
ha problemi di deglutizione e l'altro giorno gli è stato
applicato un tubo che entra direttamente nello stomaco
per alimentarlo da esso (PEG) togliendogli così la
flebo.
Italo allo stato attuale è ancora confuso, il suo
cervello deve ancora smaltire i farmaci e la botta e
dopo così tanto tempo addormentato probabilmente
confonde i sogni con la realtà, ha bisogno di tempo per
ricollegare tutto. Non ricorda nulla dell'accaduto e non
sappiamo se un giorno se ne ricorderà. Tutto normale
dicono i medici, cosa che ci conferma anche il cognato
di Italo che è medico a sua volta.
La cosa importante è che ora è SALVO anche se ci
vorranno ancora un po' di giorni perchè possa tornare a
casa dove poi, dovrà iniziare una lunga serie di sedute
riabilitative.
Scongiurato il peggio ora stiamo indagando per capire la
dinamica dell'incidente, per recuperare i vari documenti
in possesso della polizia, organizzare il rientro e
sbrigare tutte le eventuali pratiche burocratiche, e qua
viene il bello. Italo è in possesso di una piccola
assicurazione infortuni che coprirà solo una minima
parte delle folli spese, un bel guaio. L'elisoccorso ci
ha fatto pervenire la fattura del trasporto in ospedale,
mai più avremmo immaginato che la cifra per questo
"servizio" fosse stata di... respirate e sedetevi... ben
53mila dollari!!! A cui dovremo sommare una cifra ben
maggiore fra operazioni chirurgiche e degenza. Quando
Italo riprenderà totalmente coscienza gli verrà un
infarto e dovrà indebitarsi, oppure... legare insieme
dei lenzuoli di notte e tentare la fuga!!!
Su questo ultimo punto se qualcuno di voi ha conoscenze
in materia o buone idee per risolvere questo altro grave
problema, tipo: fondi speciali vittime della strada,
fondi particolari per italiani all'estero in difficoltà,
convenzioni fra le due nazioni o comunque chi sia
esperto in materia è pregato di farcelo sapere. Noi per
ora stiamo cercando testimonianze di vario genere per
avere il quadro più chiaro possibile nell'eventualità di
dover dimostrare l'accaduto.
ARTICOLI RECUPERATI SUL WEB:
http://www.newsminer.com/view/full_story/7932509/article-Italian-adventurer-injured-on--Dalton-in-critical-condition?
http://www.newsminer.com/view/full_story/7922398/article-Italian-adventurer-injured-in-motorcycle-accident-on-Alaska-s-Dalton-Highway?
http://www.adn.com/2010/06/14/1322654/italian-man-injured-in-alaska.html
http://carnia.la/2010/06/29/coraggio-italo-barazzutti-il-motocilista-giramondo-di-tolmezzo-ha-avuto-un-incidente-in-alaska-al-termine-della-sua-ultima-impresa-ora-sta-meglio/
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DA QUI IN POI vorrei aggiungere un mio pensiero
personale che va al di fuori della descrizione stilata
assieme ad Elisa...
Se fosse il caso ragazzi, saremo pronti a raccogliere
più firme possibile da inviare al Capo dello Stato
supplicandolo di fargli risolvere la situazione??
Ci sono tante cattive persone, tanti nullafacenti ed
imbroglioni che vivono alle nostre spalle da sempre ed
una brava persona come Italo, sempre pronta a darci una
buona parola, un grande lavoratore, una persona onesta,
quindi... perché mai dovrebbero negargli un aiuto?!
Ci ha fatto sognare, ha fatto viaggiare anche quelli di
noi che non hanno avuto possibilità di farlo e facendoci
venire i brividi dall'emozione tutte le volte; con un
libro, con due righe, con una buona parola, con un
sorriso...
Voglio molto bene ad Italo e sono sicuro che gliene
volete anche voi, gli abbiamo fatto sentire il nostro
calore su questo blog per tutto il suo grande viaggio ed
in seguito per la brutta sventura, ora troviamo il modo
assieme di toglierlo dai guai, glielo dobbiamo!
Facciamo girare il più possibile questo messaggio,
facciamo casino attorno all'accaduto e prepariamoci per
una massiccia raccolta firme!
ORGANIZZIAMOCI!!! simone@marchetti.ws
Forza Italo, e come direbbe lui... YEAHHHHHH
Ciao a tutti ;¬) |
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FORZA ITALO
!
Un incidente
occorso ad
Italo
Barazzutti,
il
navigatore
di terra, lo
sta
costringendo
a letto in
ospedale ad
Anchorage
(Alaska). Da
quello che
ci è dato
sapere
attraverso
il suo
guestbook,
sembra che
la
situazione
stia
migliorando.
Ricordo di
aver letto
nei suoi
libri che
nei momenti
di
sconforto,
quando le
avversità
sembravano
enormi ed
insolubili,
Italo traeva
la forza di
andare
avanti dai
pensieri e
dagli
incoraggiamenti
rivolti a
lui da
coloro che
seguivano i
suoi
viaggi...
ebbene ora è
il momento
di
intensificare
questi
pensieri,
per
spingerlo
con la forza
dell'amore e
dell'affetto
sul cammino
della
guarigione.
Forza
Italo....tutti
noi che ti
abbiamo
conosciuto
ed
apprezzato
per il
coraggio
nell'affrontare
l'avventura,
sappiamo che
niente ti
fermerà,
neanche
questa tappa
non prevista
del viaggio
che
rappresenta
il sogno
della tua
vita di
grande
motociclista.
By Sandrone |
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June 5th 2010
03:37:46 PM
Fairbanks-Alaska
al miglio 1532, precisamente a Fairbanks
termina la Alaska Highway... bene, ci sono!!!! un altro
yeah anche se non ancora quello definitivo... Stanotte
ho dormito in tenda a Tok, mi sono addormentato verso le
23e30 che era pieno giorno, mi sono svegliato alle 3
gelato come un baccala'... era gia' pieno giorno!!! Il
Grande Nord si sta preparando al solstizio d'estate, il
21 giugno, il giorno in cui il sole non tramonta mai.
Ho cercato di riscaldarmi in qualche maniera ma...
niente da fare, alle 5 ero gia' in moto per percorrere
per percorrere le ultime 200 miglia che mi separavano da
Fairbanks. Attraverso il Robertson river ancora quasi
completamente gelato, poi inizia a piovere.... con le
ossa ancora gelate dalla nottata in tenda... Mammmamia
che freddo!!! Le condizioni non sono certo ideali
comunque domani o dopodomani mi avvio sulla "Top of the
World Highway"... E speriamo di raggiungerlo questo Top
of the World!!!! :-)
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Fra andata e ritorno ci vogliono 4 giorni, sebbene siamo
negli United States da quelle parte potrei non trovare
un computer e non farmi sentire, ma voi pensatemi
intensamente mi raccomando... E speriamo nel prossimo
aggiornamento di metterci uno Yeah a pieno monitor!!!
:-))))
Un abbraccio dal vostro sempre appassionato Italone |
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June 4th 2010
12:28:54 PM
White horse-Yukon-Canada
Ieri sera quando ho raggiunto Whitehorse
alle 10 di sera era ancora pieno giorno, che forza
questo Grande Nord! Ho percorso circa 900 delle 1532
miglia della Alaska Highway che mi porteranno a
Fairbanks, e sono a circa 300 le migla che mi separano
dall'Alaska... L'al;tro ieri, dopo l'euforia del primo
miglio percorso sotto un promettente sole, il tempo e'
cambiato rapidamente ed e' iniziato a piovere. Quando
piove nel Grande Nord, scende la nebbia, la temperatura
si abbassa notevolmente ed un senso di incertezza ti
avvolge il cuore... fa veramente impressione... e
dall'euforia alla depressione c'e' voluto un attimo....
A Fairbanks finisce la strada asfaltata e da li parte la
"Top of the World Highway"! E' uno sterrato di 1000 km
con solo un appoggio intermedio che fila dritto verso
nord e frinisce a Proudhoe Bay, il punto piu' a nord del
continente americano!! E' quello il mio secondo grande
obiettivo.
Strada facendo sto raccogliendo informazioni poiche'
quello e' il pezzo piu' difficile di tutto il viaggio.
Mi dicono che dipende dal tempo, se e' asciutto sullo
sterrato Thelma va come un missile ma se piove la strada
dioventa fangosa e per me e' impossibile... Sto
pregando, ovvero, tutto il mio essere vuole Proudhoe Bay
e visto che questa sara' la mia ultima battaglia mi
piacerebbe concluderla nel migliore dei modi. Purtroppo
anche ieri e' piovuto anche se nel tardo pomeriggio e'
apparso un sole splendente... Stamattina e' una bella
giornata e speriamo bene...
Lungo la strada e' normale vedere alci, e cervi, ma ieri
ragazzi miei la vista di orsi e bisonti mi ha veramente
emozionato... Dopo due notti passate in strutture
pubbliche per i senza tetto, ieri sera mi ha offerto una
notte in albergo un americano che fin dal primo momento
che mi ha visto si e' appassionato alla mia storia.
Thelma e' tutta rotta ma trasuda tutto il fascino della
moto che ha tanto da raccontare, io non di meno, il mio
abbigliamento e' consunto e trasandato ma ho l'occhio
vivo di chi fa qualcosa di fortemente desiderato e
riesco a trasmettere entusiasmo in qualsiasi mi stia ad
ascoltare... 75 dollari sono veramente una bella cifra,
volevo contraccambiarlo almeno con una birra ma lui ha
chiuso il discorso dicendomi: "No tranquillo.... solo
per il piacere di conoscerti!!" Beh, e' stato un bel
gesto di amicizia...
Ora piuttosto penso a Proudhoe Bay, penso a come saranno
le condizioni atrmosferiche, e se mi permetteranno di
raggiungerlo.. Certo mi rendo conto dei miei limiti e
quelli di Thelma, e a questo punto il viaggio comunque
vada lo considero pienamente riuscito, ma quella ultima
perla sul nostro gia' notevole curriculum veramente mi
piacerebbe aggiungerla.... Dio quanto mi piacerebbe
aggiungerla..... Dopodiche' Lilian sostituira' la mia
amata Thelma ma, credetemi, voglio cavalcarla ogni
giorno e senza rispettare "semafori rossi" se Dio mi
dara' la forza voglio farci tanti di quei km...!!!!! eh
eh eh eh
Ora dai... forza con il "pool di menti" e vi voglio
tutti a pensare verso un unica direzione... Proudhoe
Bay!!!! |
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June 2nd 2010
11:42:38 AM
Dawson Creek-British Columbia-Canada
Yeah ragazzi, qui a Dowson Creek inizia
il km zero della "Alaska Highway"!!!!
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Ho imparato a localizzare gli internet, si trovano nelle
libreirie pubbliche, ed in questi ultimi giorni mi
piacerebbe, se possibile, aggiornarvi con post piu'
frequenti.... Continuate a perdonare gli errori poiche'
sono scritti di getto ed in gran velocita'... la strada
ha sempre la precedenza!! eh eh eh
Il Canada e' fantastico, una sorte di grande Svizzera
con la gente cordialissima, molto diversa dallo
statunitense piu' freddo e distaccato. Ieri nel mio
salire verso nord le betulle hanno gradatamente
sostituito le conifere, prendendone decisamente il
sopravvento... Quanto la amo la betulla, quell'albero
dalla corteccia cosi' diversa da qualsiasi altro mi
rievoca dolcissimi ricordi...
Ieri sera ho dormito gratuitamente in un dormitorio per
senza tetto. Prima di andare a dormire mi sono fermato
un po a parlare con loro, e tutti si facevano meraviglia
e mi chiedevano di questo mio grande viaggio, e di
questa meta, l'Alaska,, cosi' ambita anche per loro!
Dicono che e' molto lontana.... eh eh... io sorrido, a
pensare tutti i km che ho fatto... ormai mi pare dietro
l'angolo!!! Stamattina alle sette in punto l'addetta ha
acceso la luce del dormitorio e ci ha svegliato battendo
le mani... Oggi per la prima volta e' una splendida
giornata di sole,io sono emozionato che quasi mi viene
da piangere, dopo tanti mesi e tante peripezie la meta
e' ormai vicinissima..
Un sole splendente ad illuminare il mio primo km
sicuramente e' di buon auspicio. Io sono sereno, sono in
pace con il mondo e sento che anche Dio e' dalla mia
parte.... Bueno, ora vado a percorrere questo primo
miglio piu' tutti quelli che serviranno per raggiungere
la meta finale...
Un abbraccio caliente dal vostro :-))) |
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June 1st 2010
01:11:43 PM
Jasper-British Columbia-Canada
archiviato definitivamente il pacioso ed
accogliente mondo latino americano, il viaggio assume
ritmi completamente diversi! Lunedi' 25 maggio entro
negli states... Al confine di San Ysisdro fra Tijuana e
San Diego la procedura 'e lunghissima e la strafottenza
yankee si percepisce benissimo. Fatto sta che 2 km dopo
il confine l'usuratissimo pneumatico posteriore esplode.
Me l'aspettavo e guidavo pianissimo... Non ci metto
molto a trovare la persona giusta per recuperare la
moto ma alle 7 di sera e' tutto chiuso. Il giorno dopo
impiego la mattinata a cambiare il pneumatico, il resto
della giornata e la notte per prendere una decisione che
mi e' costata lacrime e che fara' molto discutere...
Con gli alberghi a 50 dollari a notte (per un campeggio
me ne avevano chieste 40!!!) Il giorno successivo parto
agguerrito a raggiungere l'Alaska e quindi a chiudere la
partita nel piu' breve tempo possibile... Devo dire che
la prima impressione e' che il peso corporeo medio
dell'americano, rispetto alle mie precedenti esperienze
e' sceso di almeno 30-40 chili pro capite!!! Sembra
incredibile ma quegli straobesi che all'epoca mi avevano
tanto impressionati, sono diventati una rarita'! Davvero
positivo ed evidentemente una buona propaganda ha
sortito i suoi effetti...
Le belle ragazze che si vedono nei film e nei serial
televisivi... boh... neanche l'ombra!! Saranno tutte sul
set di Holliwood! :-)
Al contrario invece, sodomizzati dal mito americano, la
loro mania di grandezza sembra non avere limiti...
Comunque velocemente mi muovo verso Las Vegas.Avendo
visto tutti i parchi all'epoca dei miei precedenti
viaggi, non intendo soffermarmi un altra volta, ma sulla
Las Vegas Boulevard voglio immortalare Thelma sotto i
Casino; piu' famosi.
Il Paris con la sua mini torre Eiffel, il New York con
la statua della liberta', la piramide del Luxor e cosi'
via... Nel paese degli eccessi Las Vegas ne e'
sicuramente la capitale, ed il Mandalay Bay, una
costruzione' giagantesca completamente dorata, e'
sicuramente il casino' piu' appariscente di tutti! Poi
via verso Salt Lake City nello Utah dove non poteva
mancare una visita al lago salato, Quindi l'Idaho verso
nord fino in Canada!
Domenica sera entro in Canada dal confine di Yahk e mi
fermo per la notte. La mattina successiva un gruppo doi
oche canadesi con il loro tipico verso richiamano la mia
attenzione verso l'alto, stanno volando nella tipica
formazione a V.. chessspettacolo!!!
Il Canada senza alcun eccesso ma solo buon senso ed
amore per la natura subito mi colpisce per le sue
caratteristiche. Il territorio poi e' formidabile,
costeggiando verso nord le Rocky Mountains, torrenti d'acua
critstallina vanno a finire in laghi color smeraldo! I
grandi boschi di conifere dominano la scena e sulle
montagne rocciose gli alberi si arrampicano sulle
pendici finche' la verticalita' non lascia il posto che
alla nuda roccia, Ghiacciai, nevai... l'America dei
miracoli ancora non finisce di stupirmi, ed ancora non
ho visto l'Alska che del grande nord ne e' la Perla!!
Peccato che le giornate nuvolose mi impediscono di
scattare delle buone fotografie.... Tornando a noi,
invece, Italo e Thelma sono i migliori di sempre!
Pensavo effettivamente di metterci di piu' in questa
parentesi nordamaericana, ma guidando imperterrito dalla
mattina alla sera i km percorsi sono veramente tanti. Di
Thelma che dire?
E' tutta rotta dall'incidente ed arruginita dalla
salsedine ma... alla sera mi piace parcheggiarla senza
il casco, cosi' da poter avvertire qualche anomalia...
Beh, volete sapere quale' il suo rumore? Una gattina che
fa le fusa!! eh eh
Percorsi almeno 55.000 km pensavo necessitasse di
qualche cura, invece niente di niente. La silenziosita',
il consumo bassissimo ed il pronto avviamento ad ogni
mia richiesta di start, fanno assolutamente intendere
che la Regina... e' al di sopra della situazione!! I
paraolio delle forcelle perdono da almeno 25.000 km ma
continuano a funzionare benissimo... ed ormai che siamo
quasi arrivati continueranno certamente a farlo! :-) Da
16 anni gli sto riversando tutto il mio ingegno nel
rinforzare i suoi punti deboli... e pur senza
risparmiarla la guido con amore. Lei lo percepisce e nel
nostro viaggio piu' difficile vuol dare il meglio di se
fino a stupirmi... Mi resterai per semnpre nel cuore!!
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Scusate qualche errore di troppo ma questo post l'ho
scritto di getto, In un mondo dove tutti hanno il
computer trovare un computer disponibile e' un 'impresa,
ed ora che l'ho trovato ne ho approf*****to...
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Comunque amici ora vado, qui sono le 13e30 e voglio
precorrere ancora un po di km.
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Thelma mi aspetta e sta scalpitando... questa e' la
nostra ultima avventura e' vero... ma vogliamo
concluderla nel migliore die modi!! E allora via... per
queste poche migliaia di km che ormai mi separano
dall'Alaska!! :-)) Un forte abbraccio dal vostro Italo
in una maniera o nell'altra sempre e comunque
innamorato... e restate connessi...
Presto uno YEAAAHHHH intercontinentale sara' udibile su
tutto il pianeta!! eh eh |
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May 25th 2010
10:59:29 AM
Ensenada-Messico
Ed infatti il Messico non mi delude...
Sebbene molto influenzato da "los gringos" amerikani che
ne hanno fatto una sorta di colonia per le vacanze, e'
proprio come te lo immagini... Grandi sombreros se ne
vedono pochi ma, risalendo la costa Pacifica attraverso
paesi deidcati a paesaggi fortemente evocativi della
storia messicana, quali: Francisco Gonzales. Emiliano
Zapata, ed il mitico Pancho Villa!!! Il messicano e' un
bonaccione. Con grandi baffi, e' gentile e molto
disponibile ma, anche molto propenso all'ozio! La strada
e' martoriata dai "topas": fastidiosissimi rallentatori
poco segnalati e di una dimensione assolutamente
esagerata. Appena superato il confine ne ho preso uno a
80 all'ora che per poco Thelma mi sbalzava di sella...!
Il territrio e' arso dalla calura ed afflitto da un
bisogno d'acqua impressionante. A causa di cio'
vastissime zone stanno bruciando; il fumo infetta
un'atmosfera altrimenti molto limpida. "Infuocata" e'
anche la loro cucina, caratterizzata da un uso smodato
del piccantissimo chilly. E' di una potenza
impressionante e lo buttano a cucchiaiate su qualsiasi
cosa; impossibile mangiare come loro! Sono capaci di
metterlo addirittura sulla macedonia di frutta!!!!!!!!
Quando l'ho visto fare mi sono scherzosamente
raccappricciato, ma questi fiero specifica: "Un vero
messicano rinuncia a mangiare se non mette il chilly!!!"
ah ah... io sorrido divertito
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Mi fermo a trovare Claudio Giovenzana che insieme alla
sua bella ragazza messicana si e' stabilito a Mazunte,
al centro nazionale della tartaruga. Il paesino di poche
anime, affacciato su una spiaggia bianchissima in cui si
infrange un oceano fragoroso, e' un vero "Puerto
Escondido!" Un paradiso in cui passo due giorni da
favola. Claudio e' un fotografo e cine operatore di
grande talento e dal lui imparo moltissime cose....
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30 km piu' a nord la vera Puerto Escondido si presenta
come un'anonima cittadina affacciata sull'oceano.
Non mi soffermo neanche... Procedendo sulla strada che
che costeggia il Pacifico, circonvallo la celebrata ma
banalissima Acapulco; piuttosto, spiaggette e paesini
non mancano di catturare la mia attenzione....
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Qualche giorno piu' tardi, sul molo di Mazatlan, seduto
all'ombra di una palma osservo le operazioni di carico
sul Santa Marcela, il ferry che mi portera' in Baja
California: quella sottilissima lingua di terra in
territorio messicano che per 2000 km si insinua nel
Pacifico.
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Nella mia corsa verso nord, dopo essere entrato nella
zona tropicale attraversando il tropico del Cap[ricorno
in Cile, e superato la linea dell'Equatore nei pressi
della capitale in Ecuador; a Mazatlan, posto sulla linea
immaginaria del tropico del Cancro, do l'addio ai
tropici ed ai suoi tipici panorami per prepararmi
idealmente alle grandi foreste del Nord, che presto mi
accoglieranno!! Ma, a parte queste disquisizioni
geografiche che mi piacciono tanto, sono un pochino
emozionato, ho sentito raccontare meraviglie di questa
Baja California ed ora sta per andarle a vedere...
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Nell'ordine di carico prima tocca ai pesanti ed
ingombranti TIR, poi i camion ed automezzi pi'u leggeri.
Io unico motociclista salgo per ultimo... Alle 4 del
pomeriggio, in perfetto orario chiudono il portellone e
si salpa. !6 ore di navigazione vuol dire che
attraccheremo circa alle 8 di domani mattina, e quindi
dovro'; organizzarmi per dormire...
Non ci sono camere sul Santa Marcela, solo un salone con
delle poltroncine...
Lego per bene Thelma nel caso ci fosse un po' di "mare",
quindi salgo in coperta a fare due chiacchiere con "los
camioneros". E' facile fraternizzare con loro, ma
all'ora di cena il gruppo si disgrega, Trovo un ottimo
interlocutore in Raul, un camionista di Citta' del
Messico.E' interessatissimo alle mie esperienze in giro
per il mondo e mi chiede molte cose su culture e luoghi
che ho visitato. Poi tacca a lui parlare... Mi racconta
della sua infanzia di bambino abbandonato in una citta'
di 20 milioni di abitanti, e di come comunque sia stato
capace di reagire nel migliore die modi ad un destino
che per i piu', appare segnato... 20 anni di matrimonio
con il suo primo amore di cui e' ancora innamorato e tre
figli da crescere in una realta' molto, ma molto cruda.
Io lo ascolto attento ma non di meno piacevolmente
colpito dal suo animo sensibile e profondamente umano...
E' un piacere parlare con lui ed anzi, siamo in perfetta
sintonia.
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Si e' fatto tardi ed e' ora di andare a dormire. Dice di
avere due comode cuccette sul suo Kenworth e me ne offre
una. Lo ringrazio ma ho deciso che dormiro' sul ponte,
vicino a Thelma!! E' una serata stupenda anche se la
brezza marina ha notevolmente abbassato la temperatura.
Per ammorbidire il rude pavimento, stendo sotto il telo
della moto e qualche indumento sporco che nel bagaglio
di un biker non manca mai... la tuta antipioggia come
cuscino e quindi sopra il sacco a pelo. Domani allo
sbarco non so cosa mi aspettera' percio' devo riposare
al meglio. Per "aiutrmi" a prendere sonno ingurgito una
abbondante dose di sonnifero. Quindi mi infilo nel sacco
a pelo aspettando fiducioso l'effetto...
Dopo una mezz'oretta, stupito di essere ancora sveglio
rincaro la dose con qualche ulteriore goccia, e mi
riaccuccio girato dall'altra parte. Ma.... dopo
un'ulteriore mezz'ora... "Boh... strano!?!?" penso "una
dose del genere dovrebbe stendermi stecchito per alcune
ore ma stasera proprio... e' come se non avessi preso
nulla?!?!" Mi giro a pancia in su. C'e' un bellissimo
cielo stellato... Dovrei rilassarmi ma... pare che
questa notte di dormire non se ne parli proprio...???
Osservo ancora il bellissimo cielo poi inevitabilmente
parto con i miei ragionamenti... "Dio quanto Ti
ringrazio per avermi dato la possibilita' di fare questo
viaggio!!! Penso a Lilian, la mia bella india brasilera,
e penso al modo rocambolesco in cui ci siamo conosciuti:
se non mi fossi "steso" in Brasile non sarebbe mai
successo! "Sei stato Tu a macchinare tutto eh?!?! Sei
stato Tu a dire al cavallo di tagliarmi la strada per
farmi cadere vero???? Senza farmi troppo male... giusto
quel po' da obbligarmi a fermarmi il tempo necessario
per conscerla... :-))) Sembrerebbe il freddo destino
invece no... io lo so che e' tutta opera Tua!!!! eh eh
sorrido compiaciuto "e Ti ringrazio anche per questo,
anzi, Ti ringrazio particolarmente per questo...!!!
Lilian...mi sembra incredibile, la donna che sognavo da
una vita! Semplice, allegra, innamorata... proprio come
me sempre grata a Dio! Con lei non conosco la noia, e
con quel suo gran senso della famiglia a 50 anni suonati
ha scatenato in me il desiderio di paternita'... e chi
l'avrebbe mai detto?!?! eh eh Lei vuole un maschietto!
Per me e' indiffirente ma se sara' un maschio lo
chiameremo Antonio come mio papa'! Mia mamma sarebbe la
nonna piu' felice del mondo... Dio quanto mi piacerebbe
dargli questa soddisfazione!! Mia mamma, il mio "solido
pilastro"... quando le ho detto che andavo a vivere in
Brasile mi aspettavo sollevasse qualche lamento...
invece: "Dove vuoi figlio mio, basta che ti sappia
felice!!! Ha commentato... Incredibile! Mi ha lasciato
di stucco!! Lei veramente mi adora! E' sicuramente la
mamma migliore del mondo!!! :-))) E ad Antonio? Quante
belle storie avrei da raccontargli...! Ma prima di tutto
gli voglio insegnare che e' l'umilta' il principio della
grandezza, e la lealta' ed il rispetto faranno di lui
senz'altro un uomo di valore!! E chissa' come sara'?
Moro come sua mamma o biondino come me?? Lilian lo
vorrebbe con i miei begli occhi azzurri... gli occhi
vada ma per il resto e' molto meglio che assomigli a lei
eh...!!!
Penso a quanto sara' bella la mia nuova vita... Lilian
sara' senz'altro una bravissima madre, io non di meno,
un padre attento totalmente dedicato alla mamma ed al
piccolo Antonio... Si.... la nostra sara' una gran bella
famiglia e nostro figlio crescera' con tanto amore!
Inizialmente andremo in affitto ma poi ho intenzione di
costruire una casetta. Sara' semplice... ma solida...
proprio come la mia famiglia!!
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Ora le stelle appaiono meno luminose...? Guardo
l'orologio sono le 5e20... E gia' sta albeggiando!!
concludo No Italo, decisamente questa notte non era
fatta per dormire; era fatta per SOGNARE!!! :-))) Mi
concedo ancora qualche minuto prima di alzarmi, mettere
via tutto e prepararmi per la colazione... Presto
attraccheremo!
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"QUANTE STRADE DEVE PERCORRERE UN UOMO PRIMA DI ESSERE
UN UOMO?" dice Bob Dylan in una delle sue famose
ballate.
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"Boh... certo io di strade ne ho percorse gia' cosi'
tante.... Comunque sia, presto mettero' in moto per
l'ennesima volta Thelma, e fiducioso in un radioso
futuro mi preparo a percorrere queste mie ultime
strade... VERSO l'ALASKA!!! :-))) |
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May 12th 2010
08:19:16 AM
Salina Cruz-Messico
Il giorno successivo, fermi immobili con
il veliero all'ancora nella bellissima baia di San Blas,
mi dedico allo "snorkering"... Kaaaaazzzzooo.... nella
mia scarsa confidenza con l'elemento liquido non l'avevo
mai fatto! Eppure con maschera e pinne a prestito ben
presto imparo a respirare nel boccaglio, e con la testa
sott'acqua i miei occhi vedono un mondo nuovo. La
percezione ottica ben presto passa al cuore....
CHE MERAVIGLIE....!!!!!
Coralli di vari colori, anemoni, stelle marine grandi
così.... Ora dei pesciolini piccolissimi e molto
colorati nuotano in branco vicinissimi a me, ma scorgo
dei pesci più grandi di colore giallino, con una macchia
scura da ambo i lati del corpo proprio in prossimità
della coda... sembrerebbe abbiano 4 occhi?!?! Qualche
pesce lungo e snello simile ad una aguglia compare qua e
la, ma quello che mi sorprende più di tutti ha un colore
viola intensissimo! Sembrerebbe una madre che sta
nuotando con i figli, poichè un pesce viola di taglia
maggiore è sempre affiancato da una quantità di
pesciolini....
"Che spettacolo" penso estasiato, "certo che questo
viaggio in una maniera o nell'altra mi regala ogni
giorno grandi emozioni...!
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Dormo pesante quella notte, piacevolmente stancato dalle
lunghe permanenze in acqua; e quando mi sveglio il
veliero sta già navigando verso il destino finale...
Presto scaricheremo la moto e sono certo che anche oggi
le forti emozioni non mancheranno...!! :-((
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La navigazione odierna si svolge in un mare calmissimo,
punteggiato qua e la da migliaia di piccoli atolli, ed
alle 10 circa raggiungiamo il punto di sbarco. I miei
compagni di viaggio sono già saliti su una lancia locale
verso.... non ho ben capito quale destinazione. Riguardo
alla mia invece... immaginavo un porto, o quanto meno
qualcosa che ci assomigli, invece... È un molo
piccolissimo adiacente ad un minuscolo aeroporto con la
pista in terra battuta.
Mi dicono che per raggiungere Pucho, la cittadina più
vicina, devo attraversare un guado profondo una trentina
di cm e largo una trentina di metri...
"Ma kazzo noooo!" protesto "e se mi si dovesse spegnere
il motore???" Il cuore boxer di Thelma ha l'uscita degli
scarichi bassissima, ed in tal caso l'acqua fluendo
dagli scarichi entrerebbe nei cilindri.... decretando
ahimè, la fine di tutto!!!
Faccio presente a Ludvik il problema e chiedo se non si
possa scaricare da qualche altra parte????? Valutando
l'altezza dei collettori si rende conto anche lui che il
problema è reale. Dice che assolutamente devo fare in
modo che non si spenga la moto e comunque, loro hanno il
permesso di scaricare solo qui...! "E allora vabbè,
prendiamo un problema alla volta e vediamo intanto come
scaricare questa benedetta molto!!!" penso risoluto a
fare del mio meglio quando sarò in mezzo al guado...
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Il fondale è troppo basso per attraccare il veliero al
minuscolo molo, e mi propongono di riaricarla sul
gommone come abbiamo fatto a Cartagena; ma qui il
dislivello dal molo al pelo dell'acqua è troppo grande;
ripetere la stessa operazione sarebbe impossibile...
Tutti insieme conveniamo che dobbiamo trovare un altra
soluzione.
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Si potrebbe tentare di attraccare al molo!?! Non è mai
stato fatto, ma, mai prima d'ora avevano trasportato un
moto così pesante! Effettivamente si potrebbe... ma
prima Ludvik vuol sincerarsi se la profondità del
fondale lo consenta. Con il gommone si dirige verso il
molo per effettuare la misurazione... un metro e mezzo:
giusto giusto il pescaggio della prua! La manovra è
fattibile, e allora dai, dimostra quello che è capace di
fare il grande capitano Ludvik Hoffman!!
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Lo Stalhratte, un barcone di trenta metri sapientemente
condotto dal suo capitano tenta di affiancare la prua al
piccolo molo... La manovra riesce ma la distanza
laterale di un metro è troppo grande per permettere
l'operazione di scarico. Deve avvicinarsi di più! Motore
indietro tutta per ripetere l'operazione, e l'acqua di
colpo intobidita dalla sabbia smossa segnala che la prua
era affondata...
Ora di nuovo avanti con il timone a dritta ma.... manca
ancora mezzo metro!! Non è facile inserire perfettamente
la prua di un barcone di 30 metri, ma al terzo tentativo
lo Stalhratte è perfettamente adiacente al molo!!
"GRANDE LUDVIK!!! esclamo soddisfatto Ora imbraghiamo
per bene Thelma, e con la stessa serie di carrucole che
usano per issare le vele, Thelma si solleva da terra...
+++++++++++++++++++
Io fremo, cioè... TREMO...
+++++++++++++++++++
Ora, dopo averla sollevata a sufficienza dobbiamo
spingerla lateralmente per farla uscire dal
parapetto.... E ora caliamola lentamente.... E`quasi a
terra quando la corda che fissa il retrotreno sembra
cedere. Ora Thelma completamente impennata sbatte
pesantemente il ganci di traino sul molo... "Kazzo noo!!!!
penso atterrito, ma Roland sale sul parapetto del
barcone e come un puma salta sul molo; si aggrappa alla
ruota anteriore della moto per riportarla sulla giusta
orizzontale.
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SFIUUUUUUUUU... Tutti sospiriamo di sollievo mentre ci
battiamo il 5 per il lavoro ben riuscito!!! :-)))
Thelma ora è sul molo pronta a riprendere il cammino...
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Saluto e ringrazio l'equipaggio per la compagnia e la
professionalità dimoistrata; ho passato tre giorni
indimenticabili in cui l'adrenalina certo non è
mancata... Ora carico sulla sella i borsoni, li lego per
bene e prima di avviarmi lancio un ulttimo sguardo
all'equipaggio... "Verrò a trovarti in Brasile!" esclama
Ludvik. "Magari, ti aspetterò con mio figlio in
braccio!!" replico io...
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Ora però devo prepararmi psicologicamente al guado...
Questa difficicoltà inattesa mi innervosisce parecchio.
Speravo, uscendo dal sud america di non incontrare più
grossi problemi fino in Alaska, ed invece....
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Una decina di km più avanti, esattamente come mi avevano
indicato l'ostacolo mi si pare di fronte! Lo studio....
Effettivamente è molto largo ma il fluie della corrente
denota delle zone di acqua più bassa... Avevo pensato di
togliermi gli stivali e mettermi in ciabatte per entrare
e studiare la traiettoria migliore ma "Chissssenefrega!!!!"
Asciutto o bagnato quello che conta è uscirne! Entro
nell'acqua e mi sincero sulla consistenza del fondo e
sulla profondità. Studio la traiettoria migliore e
poi...
"Vai Italoneeeeee!!!!"
Lo affronto gagliardo con i piedi pronti a correggere
qualche possibile squilibrio, e giocando di frizione con
il motore a 4-5mila YEAAAAAHHHH... sono passato!!!!!!
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L'indomani mi accoglie Panama city, spettacolare con i
suoi grattacieli lambiti dalla risacca dell'oceano; poi,
il ponte sullo stretto mi lancia definitivamente verso
il centro America....
È la volta del Costa Rica, del Nicaragua, dell'Honduras
e del Guatemala. Statarelli che a dirla tutta dopo aver
visto le bellezze e percepito tutto il calore del sud
hanno ben poche emozioni da offrirmi... Se non l'inkazzatura
per esosi balzelli pretesi ad ogni nuova frontiera e
l'orrore per impressionanti incidenti stradali
incontrati lungo il percorso...
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Ora però ho raggiunto il grande e favoleggiato Messico e
qui... :-))))) |
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May 4th 2010
09:29:22 AM
Granada-Nicaragua
... alle 7 è già buio pesto ed io,
preoccupato ma comunque fiducioso, sono puntuale per le
operazioni di carico. Immaginavo che si presentassero
almeno in sei; invece sul gommoncino di solo 4 metri e
20 "fuori tutto", sono solo in tre, ovvero, tutto
l'equipaggio del veliero Stalhratte: due tedeschi ed una
robusta svizzerona di sana e robusta costituzione. Ora
che tutto si deve concretizzare però, piuttosto
impensierito chiedo come abbiano intenzione di agire per
farci entrare Thelma in quel "canotto"??? Mi propongono,
dopo averlo adossato al molo, di calarla di peso
all'interno...
"Ma siete matti!?!?!?
Ludvik il capitano dice che le hanno caricate tutte
così... Certo posso crederlo, ma mai hanno maneggiato
una moto così pesante ed ingombrante come Thelma! Mi
oppongo fermamente, preoccupato a salvaguardare le
regina ovviamente ma... non di meno l'incolumità di
tutti gli operanti! Fortunatamente, considerata l'eccezzionalità
del carico ben presto anche loro convengono che bisogna
escogitare qualcosa di diverso... Dal canto mio, sempre
più consapevole che per raggiungere Panama in tempi
brevi ed a costi contenuti non ci sono altre soluzioni,
mi spremo per trovare una soluzione...
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Sul canotto, oltre a cordame vario hanno portato un
solido tavolone di circa 3 metri.. Ecco si... potremo
togliere il motore del gommone, adossarlo al molo da
dietro, ed usando il tavolone come scivolo, entrare nel
canotto...
Sì, l'idea mi "agguanta" e trova l'approvazione di
tutti...
Intanto si è radunato un cappanello di curiosi, ed in
meno che non si dica li coinvolgo tutti. Nicole, la
svizzerona, tiene dura la tavola; Roland, alto 2 metri,
sale sulla moto. Con le sue lunghissime gambe riuscirà
prima di me a trovare l'appoggio in quel metro di vuoto
che si viene a creare... Io coordino i presenti,
istruendoli sui punti in cui fare forza nel caso il
bestione si dovesse sbilanciare....
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L'unione fa la forza ed è così che quello che a prima
vista mi era sembrato impossibile si trasforma in
realtà... Ora sfiliamo la tavola da sotto e... che altro
aggiungere?????
YEAAAAAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Insieme a mille raccomandazioni, li informo come legarla
per issarla sul veliero. Per mancanza di spazio e per
meglio sorreggerla, Nicole sale a sua volta sulla moto.
Ludvik rimonta il motore ed insieme al prezioso carico
in un attimo scompaiono nella notte senza luna... Io
inerme, seguo finchè posso la schiuma bianca prodotta
dal fuoribordo, poi prendo un taxi per tornare in
albergo.
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L'indomani mattina l'appuntamento è alle 8, per salire a
bordo e salpare verso nuove esperienze... Certo sono
ansioso di viverle ma... questo vuol dire abbandonare
definitivamente la magica Cartagena; questa "savorosa"
Colombia, e più in generale il sud America, che da ben 8
mesi mi sta regalando momenti fra i più intensi della
mia vita....
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Lo Stalhratte è un vecchissimo bialbero di 30 metri.
Quando mi dicono che è stato varato nel 1903 quasi non
ci posso credere !!?!?! Quante storie potrebbe
raccontare in questi 107 anni di navigazione...
Osservandolo nei dettagli trabocca di quel fascino
ammaliante che sale da tutte le cose molto vissute...
L'equipaggio non è da meno.
Ludvik, il capitano, ha il mare nel sangue. Istrionico e
gioviale come un vero marinaio, ha tutto il carisma del
capitano. Roland seppur con i suoi due metri di altezza,
si muove sulle scalette di corda con l'agilità di un
gatto. Ed infine Nicole, la svizzerona, possente come
una giavellottista è una ragazza dolce e molto amabile,
ma con l'energia e la forza di due robusti uomini!!!
Io????? Faccio conoscenza con gli altri 13 passeggeri,
più che altro inglesi ed australiani ma, non appena il
veliero prende il mare aperto e comincia a dondolare...
povero me... in balia delle onde mi assale subito un
tremendo mal di mare...!!!! :-((( Sforzi di vomito,
perdita dell'equilibri e mal di testa... Incapace di far
fronte ad una situazione per me nuova, devo per forza
stendermi! Sembrerebbe che sono l'unico a soffrirne, e
l'idea di passare tre giorni così, senza neanche poter
mangiare per non vomitare, mi è deprimente...
Disteso sotto coperta nella branda che mi è stata
assegnata rifletto... A dire il vero c'è una forza che
mi sale da dentro, e che mi soccorre in tutti i momenti
di difficoltà... ovvero... nella consapevolezza di
essere un uomo normale, ho imparato ad accettare tutte
le mie debolezze. E così, so che presto affiorerà alla
mia mente l'idea migliore per minimizzare gli effetti di
questa incresciosa situazione...
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Passata neanche un'oretta ricomincio a ragionare, ed a
fare pensieri positivi. Per esmpio???? Mi gongolo
tirando le somme di questi 8 mesi di sud America.
Qualche scon***** certamente c'è stata ma... quante
gratificazioni! E a dirla tutta ci metterei anche la
ciliegina sulla torta!!!:-))
"Però... che bel carattere che hai Italo... anzi, sei
grande: non foss'altro per quegli innegabili 188 cm che
ti ritrovi ad avere!!!" Eh eh... ridacchio soddisfatto
steso in branda più morto che vivo... Ora però, con il
morale ritrovato analizzo il presente e ripenso alle
ultime parole scambiate con Ludvik prima di cadere in
questa sorta di catalessi.
Cioè, ad una mia precisa domanda rispose che le miglia
che ci separano da Panama sono circa 180, e che, aiutati
dal motore di cui il veliero è dotato viaggiamo ad una
velocità di 6-7 nodi. Facendo la divisione le ore di
navigazione dovrebbero essere 27-30! E allora perchè mi
ha detto tre giorni?!?!?!
"Boh...!!" concludo laconico
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La notte comunque riesco a sonnecchiare, e, nel
primissimo pomeriggio del giorno successivo il veliero
smette di pendolare... "Mah.... che strano!????" penso.
Il motore si spegne ed avverto un rumore di catena che
scorre... "Forse stanno gettando l'ancora????" mi chiedo
senza riuscire a darmi una spiegazione... Subito dopo
avverto l'inconfondibile SPLASH di qualcuno che si è
tuffato....
"Ma che kazzo sta succedendo?????¨
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Con la barca ferma immobile per un motivo che ancora non
so spiegarmi, mi rimetto in piedi scoprendo con piacere
che la brutta dolenza è completamente scomparsa... Ora
per darmi quelle risposte di cui ancora non sono in
grado, non mi resta che riemergere dalla pancia del
veliero e.... "WOOHH!!!!! Non ci posso
credere...????????????"
Attorno a noi un'infinità di isolette di sabbia
bianchissima con qualche palma di cocco al centro...
Esterrefatto ed ancora incredulo continuo a guardarmi
attorno...
"È BELLLLISSSIMOOOO,,,!!!!!"
Nel mar Caribe, e più precisamente nell'arcipelago di
san Blas, mi sento inserito in una scenografia dela
pubblicità Valtour...
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Tutti si stanno tuffando e Blake, un australiano di
Sidney, sta facendo dei back flip da capogiro. L'acqua
non è il mio elemento e raramento sentro il desiderio di
entrarci, ma qui.... lo sento eccome!!! In un attimo
indosso il costume e rassicurato da una sorta di
salvagente mi butto... "Aaaah che goduria... avrà almeno
30 gradi!!!"
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Per la sera è organizzata una grigliata sull'isoletta
più vicina ma... è li che ho la sorpresa più grande...
Parlando con gli altri scopro che tutti sapevano di
questa sosta, solo io non ne ero a conoscenza!
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ah ah ah ah ... ed ancora sorrido e penso: "... e grande
è anche il tuo modo di viaggiare Italo, sempre a
prendere solo ed unicamente le informazioni
indispensabili, e seppur con l'esperienza del
viaggiatore navigato, continuare a stupirti proprio come
un bambino!!" :-)))) |
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April 22nd 2010
01:51:29 PM
Cartagena Das Indias- Colombia
..Con la salsa e merenghe che aleggia, nel nord della
Colombia si avverte tutto il calore dei Caraibi. Musica
ad alto volume si diffonde da ogni dove e non é
difficile vedere i passanti passeggiare seguendone il
ritmo.
Fuori dalle cittá ma anche in cittá la miseria é
martellante, nonostante ció l'allegria non manca e
quando parlano fra loro ridono sempre. Hanno modi "cariñosissimi"
e quando mi fermo, anche solo per un'informazione, mi
chiedono come mi va la vita. Le donne intercalano il
discorso con un "mi amor", e quando riparto, mi augurano
tutto il bene per me e per la mia famiglia. Purtroppo,
una parlata velocissima ed una forte inflessione mi
mette in difficoltá, ma comunque non perdono occasione
per invitarmi a bere una birra e fare una "ciarlata"...
Superato Bogotá, diretto verso Cartagena, ho preferito
abbandonare le pericolosissime arterie principali che si
snodano sulla Cordillera. Seguendo una strada piú a est,
il territorio é solo leggermente ondulato ed il traffico
di dirada. Seppur la strada sia molto "rotta" la guida é
piú rilassante.
Il caldo martella ma a tratti frondosi alberi tropicali
ombreggiano la carreggiata...
"Ah che sollievo!!!" Nulla offre maggior refrigerio
dell'ombra di un albero, e per reintegrare i sali
minerali perduti, per la strada un po ovunque si possono
trovare eccellenti succhi di frutta naturali spremuti
all'istante. Gojabá, maracujiá, papaia, acerola, asaí,
sapote...
Innumerevoli farfalle volteggiano e non mancano
variopinti uccelli. Ora peró devo attaccarmi ai freni
per evitare un enorme lucertolone che se la prende
comoda nell'attraversare la strada...
É bellissimo, ha il corpo di un colore verde brillante e
la lunghissima coda, é dipinta a settori neri che si
alternano al verde! Eh sí... Madre Natura qui pare
proprio aver sbizzarito tutta la sua fantasia...
Il nord della Colombia peró, oltre a meravigliare per
queste sue caratteristiche, rappresenta il "collo di
bottiglia" per qualsiasi viaggiatore che via terra si
appresti ad andare a nord...
Per una serie di motivi di cui non ho capito bene, la
Panamericana si interrompe qui!!
Riprenderá piú avanti, a Panama!
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Cartagena Das Indias, una cittá di cui in questi ultimi
periodi ne sentito parlare tantissimo, fin dal primo
approccio non mi delude. La cittá vecchia, racchiusa
dalle mura fortificate é un prezioso gioiello molto ben
conservato. Fuori dalle mura poi, Bocagrande, la
penisola, offre spiaggie bellissime bagnate dall'oceano
Atlantico. La gente é fantastica e qualcosa che sa di
Africa le conferisce un non so che di magico...
Purtroppo ahimé, é qui che finisce il mio favoloso
viaggio in sud America! Mi ha regalato emozioni che, dal
mio sbarco a Buenos Aires, il 4 settembre ad ora... solo
a pensarci mi vien la pelle d'oca! Gli input si sono
susseguiti ad un ritmo impressionante ma sono certo che
non finirá qui... ora mi aspetta l'America centrale e
chissá cos'altro mi offrirá questo meraviglioso
viaggio?!! ;-)))
Ora piuttosto, oltre a riempirmi gli occhi di questa
magia, sono impensierito dal problema di trovare un
battello che mi permetta di raggiungere Panama, tale da
riprendere il "filo del discorso". La tratta é molto
battuta da barche che traslano i turisti, ma nessun
traghetto adatto alla bisogna! Piú che altro piccoli
velieri, troppo piccoli per ospitare un pachiderma come
Thelma!!
Comunque non mi perdo d'animo. So per certo che c'é la
possibilitá, si tratta solo di trovare la barca
giusta... Visito varie agenzie al porto, ma non sanno
offrirmi che la soluzione di imballare Thelma in una
cassa e spedirla con un cargo. In questo caso peró io
dovrei raggiungerla via aereo..
No, non é assolutamente la soluzione che fa al caso
mio!!!
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Mi sovviene che un motociclista canadese incontrato in
Patagonia, mi parló a suo tempo di un'imbarcazione piú
grande di proprietá di un tedesco. Ricordo che avevo
scritto il nome dell'imbarcazione in un bigliettino
ma... trovarlo dopo tanto tempo?!?!? Nel mare di nomi,
numeri di telefono, ed e-mail che ho accumulato non é
per niente facile, ma dopo un'attenta ricerca nelle
borse della moto salta fuori!!!
L'imbarcazione si chiama "Starlatte", ora si tratta di
capire come trovarla nel mare di barconi e barchini che
bazzicano per Cartagena.
Dopo estenuanti ricerche, trovo il numero di telefono su
internet... mi fosse venuto in testa prima... piú banale
di cosí?!? Contatto subito il capitano, il tedesco! Gli
faccio presente le mie esigenze, dice di avere
trasportato molte moto! Controbatto che Thelma non é una
moto normale... Mi rassicura, dicendomi di aver
trasportato anche una Harley, e ci diamo appuntamento
per il giorno successivo per pianificare la
situazione...
Lo Starlatte effettivamente é una braca con le giuste
caratteristiche ed una gru isserá a bordo Thelma, il
problema é che é ormeggiato alla rada!!! "E per
trasportare la moto fino la???" chiedo incuriosito. La
soluzione che mi offre é caricarla sul gommone che ha
usato per venire a riva, un gommoncino di soli 4metri e
20!!!! "E come facciamo????" chiedo, a questo punto
annichilito. Dice che aspetteremo l'alta marea, per
facilitare le operazioni e al resto ci penseranno
loro...
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Boh... sono confuso e non so cosa pensare ma... é un
tedesco, so per certo che ha trasportato parecchie moto
e soprattutto... che non cé altra soluzione!!! :-(((((
A presto da Panama per sapere come andrá a finire la
storia
Io intanto, parecchio preoccupato aspetto l'alta marea
(questa sera alle 7 ) per sapere come andrá a
finire??????????????????
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April 14th 2010
01:55:33 PM
Bogotà - Colombia
Eh eh... mi dispiace di avervi fatto preoccupare ma
leggere le vostre congetture talvolta mi fa sorridere...
Tranquilli, sto benissimo!!
Sempre innamorato della vita, moto, donne, libertà e,
direi, sempre attento nello sfruttare al meglio le
possibilità...
Non dimentichiamo che un viaggio di un anno, libero da
condizionamenti di alcun tipo, è un'opportunità di cui
mi rendo conto pochi nella vita hanno la fortuna di
avere.
Dio Ti ringrazio per avermela concessa e così, sarebbe
troppo banale se il tutto si riducesse ad un gran
solazzo, senza approf*****re delle notevoli opportunità
di crescita che questo viaggio sta portando con se.
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Le linee di Nazca un po' mi lasciano perplesso e stupito
allo stesso tempo. Sono dei solchi appena accennati in
un arido deserto di sabbia e pietre... "Sembrerebbero
tracciate non più tardi di ieri?!?!" penso ad alta voce.
Ma la guida mi informa che il microclima della zona e
l'assenza di vento ne hanno permesso la conservazione in
tutti questi anni... Boh... sarà un altro dei misteri di
questa irresistibile America!!
La strada verso nord, dopo le merviglie della Cordillera,
si sviluppa in un arido e monotono deserto, senza
ofrrirmi alcun spunto. Solo le città sorgono in
prossimità di formidabili oasi, così ricche d'acqua da
permettere addirittura la coltivazione del riso!?! Lima,
la capitale del Perù, si sviluppa per una lunghezza
interminabile. La strada a tripla corsia la taglia
completamente lasciando intravedere solo poveri
quartieri, inframmezzati di tanto in tanto da qualche
moderno centro commerciale.
Più avanti mi sorprende l'Ecuador con i suoi infiniti
bananai. "L'uomo Del Monte" sicuramente abita qui, e
Machalla, una città a pochi km dal confine, è
considerata la capitale mondiale della banana! Gli
ecuadoriani, dal carattere mite e "ospitalero", parlano
uno spagnolo senza inflessioni dialettali: con loro
l'intesa è perfetta.
Che differenza dagli indios boliviani... ovunque mi
accolgono a braccia aperte e con un sorriso. Mi fermo
alcuni giorni da un mio compaesano a Salinas: una zona
balneare a 150 km da Guaiaquil. Manlio è un personaggio
mitico a Tolmezzo, che dopo aver girato il mondo e
vissuto mille esperienze, da una decina d'anni si è
fermato qui.
Passo le mattinate al porto a vedere i pescherecci che
rientrano dalla pesca. Non hanno grandi imbarcazioni, la
flotta è composta da piccole lance di 8-9 metri, ma mi
dicono che si spingono anche a 90 miglia dalla costa!
L'eldorado, un pesce dalla testa tozza e dai colori
bellissimi è la preda più frequente ma, se la battuta è
fortunata, scaricano dalle piccole imbarcazioni certi
squali e pesci spada che raggiungono i 150-180 kg!!!
Quando riparto la strada si addentra nuovamente nella
Cordillera per raggiungere Quito, la capitale. Una
trentina di km piu avanti un cartello mi informa che ho
raggiunto il parallelo ZERO: la linea dell'Equatore! WOW
che emozione... un metro in più mi è sufficiente per
passare dall'emisfero Australe a quello Boreale! Questo
significa che nel mio viaggio dalla terra del Fuoco
all'Alaska sono esattamente a metà strada!! Per me,
appassionatissimo di geografia e di tutte le
particolarità di questo bellissimo pianeta è un momento
topico. Un piazzale lastricato con al centro un grosso
tubo alto 7-8 metri, rappresenta un orologio solare;
solo che in questo particolare punto del pianeta in cui
il sole compi la traiettoria più ampia, l'ora non si
legge osservando l'ombra proiettata in un semicerchio,
bensì calcolandone la sua lunghezza!
Che figata ragazziI!! E QUANTO TI AMO PIANETA
TERRA!!!!!!
Più avanti, superato il confine di Ipiales entro nella
discutibiissima Colombia. La guerriglia sembra placata e
la strada è presidiata da un numero indefinibile di
militari. I camion colombiani, mossi da motrici Mack,
Kenworth e Freightliner di fabbicazione yankee,
cromatissimi ed illuminati sono di gran lunga i più
belli di tutto il sud America. Al contrario i
camionisti, che dal loro modo di guidare si rivelano di
una incoscienza ed incompetenza unica. Diretto verso la
capitale Bogotà, superata la città di Armenia la strada
serpeggiando si snoda nuovamente fra la magica
Cordillera.
Il traffico è impressionante e disordinatissimo!
Nel saliscendi e dentro e fuori, camion vuoti e più
leggeri superano ovunque quelli rallentati dal carico.
Nelle curve a destra poi, i camionari dimostrando tutta
la loro incompetenza, allargano la curva
impressionantemente, andando addirittura ad invadere la
corsia opposta!! Sono raccappricciato ed intimorito da
una tale condotta, ma raccomandadomi a Dio, ben presto
adeguo la mia guida. Impossibilitato a superare a
sinistra... comincio a superare a destra!!!! Per ben tre
volte il traffico è bloccato da impressionanti incidenti
ma, in moto riesco a passare... La strada in quei punti
è così congestionata da impedire alcuna forma di
soccorso. Freddamente me ne frego... cerco solo di
uscirne vivo da questo pazzesco "girone dantesco"! !50
km più avanti finalmente ne sono fuori, e la strada a
doppia corsia mi permette di raggiungere in serata
Bogotà.
Tiro un sospiro di sollievo... cioè, Bogotà non ha certo
fama di un posticino tranquillo ma... quel tratto di
strada mi è parso veramente una "roulette russa"!!! E
eeeeh... dopo tanto viaggiare...
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Le donne colombiane sono sicuramente bellissime, le
considero le più belle dell'America latina ma... la mia
india brasilera non teme confronti...! E così... prima
di "allontanarmi troppo" .... mi concedo un'altra pausa
con lei :-)) Carisma e personalità non le mancano di
certo ed io ne sono completamente rapito...
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Ora sono di nuovo a Bogotà e domani riprenderò il
viaggio ma, dopo averl sentita nominare più volte
immagino che sarete incuriositi; ovvero, vi chiederete:
"Cos'avrà di speciale questa india brasilera???"
Beh, la vostra curiosità è più che lecita, e se proprio
volete darvi una risposta cliccate qui sotto.......
http://www.youtube.com/watch?v=X7t4cUAwEW0
Un abbraccio dal vostro Italone, sempre
lui, sicuro di non deludervi mai, definitivamente o
chissà, diretto verso l'Alaska :-))))))
Un abbraccio dal vostro Italone, sempre lui, sicuro di
non deludervi mai, definitivamente o chissà, diretto
verso l'Alaska :-)))))) |
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March 11th
2010
06:46:57 PM
C'è un
silenzio surreale questo giovedì mattina per le vie di
La Paz. Urla, rumori di clacson e schiamazzi di ogni
genere che riempiono le strade 24 ore al giorno, sono
increbilmente tacitati...
" Ma che diavolo sta succedendo??" penso appena aperto
gli occhi prendo coscienza della situazione. "Boh" mi
rispondo "ma presto lo saprò!" concludo laconico mentre
mi alzo dal letto e preparo ad andarmene.
Gli choffeurs, ovvero gli autisti di camion, autobus,
taxi e mezzi pubblici in genere che in Bolivia ricoprono
almeno il 95% del parco circolante, hanno indetto un
fermo totale di due giorni per protestare contro il
governo che, considerati gli ultimi gravissimi incidenti
successi ha deciso giustissimamente di sanzionare la
guida in stato di ebbrezza! Effettivamente la città
appare paralizzata e per le strade si gioca a pallone...
Mi dicono che hanno istituito dei posti di blocco nelle
vie di accesso alla città e prendono a sassate chi non
rispetta lo sciopero... Parlando con la polizia mi
raccomandano di stare molto attento ma, se non da parte
di qualche ubriaco, escludono che in moto potrei avere
dei problemi... Vabbè, ho deciso di partire oggi e con
cautela mi avvio.
La tappa di oggi non è molto lunga, solo 150 km per
raggiungere la cittadina di Copacabana sul lago
Titicaca. Posto a 3900 metri di altezza è il lago più
alto del mondo!
Effettivamente posti di blocco ce nè diversi ma, alla
boliviana direi! In alcuni la carreggiata è cosparsa di
pietre, rami, tronchi d'albero e bottiglie rotte. In
altri invece hanno disposto i mezzi in modo tale da
bloccare il traffico...
Ovunque gli autisti accampati, seppur sotto la pioggia
passano il tempo a bere ed ubriacarsi...
Su due ruote fortunatamente riesco sempre a trovare il
varco, e diplomaticamente con il pollice alzato in segno
di solidarietà con la loro protesta... me la svigno! Ora
invece il problema è più serio... Da lontano vedo un
ponte chiuso al traffico per lavori. "Nooooo!!!!" penso
preoccupato; e ben conoscendo la Bolivia già mi
avvilisco pensando all'incombenza che mi aspetta... Come
immaginavo bisogna guadare il fiume e non c'è altra
soluzione.
Piove e fa un freddo cane! Preoccupato, ma risoluto ad
affrontarlo nel migliore dei modi percorro il tratto
sterrato che mi conduce al guado e mi fermo a
studiarlo... È largo un'ottantina di metri. Non
sembra molto profondo ma il fondale pare essere
costituito da ghiaione di riporto, quindi molto
cedevole; inoltre la rampetta di immissione è molto
angolata. Dovrò entrare piano per via del notevole
sbalzo posteriore di Thelma, quindi tenerla allegra per
non farla sprofondare.
Mi assale un brutto presentimento...
Mi lancio ma haimè, quando accelero Thelma affettata
dall'altitudine e dalla benzina povera di ottano non
reagisce. Sprofonda nel ghiaione e tre metri più avanti
sono già inesorabilmente fermo! Con i piedi in ammollo
nell'acqua gelida cerco di sfrizionare per uscirne ma...
la realtà è che Thelma non ha la potenza necessaria...
KAAAAZZZZOOOOO!!!!!!!!
Sono bloccato in mezzo al guado e con la moto
sprofondata non riesco neanche a estendere il cavalletto
laterale per scendere e cercare aiuto! Fermo sulla moto
in mezzo all'acqua mi sento decisamente in una brutta
posizione...
Ben presto però scorgo con la coda dell'occhio un'auto
imboccare la stradina e dirigersi verso il guado... Lo
fermo con la mano; l'autista si sporge dal finestrino e
gli spiego la situazione. Capisce al volo e non esita a
togliersi scarpe e calzini; si rimbocca i pantaloni e si
fionda nell'acqua gelida ad aiutarmi...
Quando sono dall'altra parte WOH! Salto dalla gioia!!!
Mi fermo, aspetto il mio "angelo custode" e lo ripago
con 10 boliviani (1euro!!) se li è davvero guadagnati...
Lui è soddisfatto, io??? Molto ma molto di più...!!!
:-)))
Ora però con gli stivali pieni d'acqua sotto una pioggia
che non molla un attimo comincio ad essere gelato come
un baccalà! Patisco le pene dell'inferno a percorrere
quegli ulteriori 140 km ma quando dal colle scendo verso
Copacabana... È una lingua di terra che si insinua nel
lago terminando con due collinette di diversa altezza.
La cittadina, parte arroccata sulle colline, lambisce il
lago da entrambe i lati del promontorio...
È DI UNA BELLEZZA STRAORDINARIA!!!
Quasi ridotto ad un blocco di ghiaccio, fortuna vuole
che trovi subito un alberghetto con una bella doccia
bollente.
Aaaahhh che sollievo... non ne uscirei più da questo
getto caldo e ristoratore...!!! Due giorni, giusto il
tempo di godermi incredibili panorami ed asciugare gli
stivali prima di dirigermi verso l'adiacente Perù. Al
confine, una piccola prebenda per chiudere un'occhio
sulla mancanza di un'assicurazione internazionale e me
la filo in un attimo. Percorsi i primi km subito mi
balzano all'occhio le differenze. Le popolazioni
adiacenti al lago Titicaca sono tutte di lingua Aymara.
Hanno usi e costumi molto simili ma i peruviani sono
molto più tranquilli, sorridenti e gioviali. Sebbene i
villaggi abbiano le stesse fattezze qui appaiono più
ordinati e puliti. È domenica ed in un mercato, con un
po' di diplomazia riesco a cogliere degli scatti
eccellenti. ... e non mi sento affatto odiato!
Superato Puno e Juliaca, sul passo a 4336 sta nevicando
che è una bellezza ma Thelma, già con il primo
rifornimento di benzina a 90 ottani mi ringrazia
ampiamente... Mi chiedo quanti ottani abbia in realtà la
benzina boliviana??? Strada facendo sono evidenti i
danni delle recenti alluvioni che hanno colpito il Perù.
Risalendo il continente verso nord, sulla cordigliera mi
mantengo sempre a notevoli altitudini ma il clima cambia
decisamente...
Cuzco è una delle città coloniali più belle del sud
America ma purtroppo, ben presto trovo conferma che
l'adiacente Macchi Picchu è chiuso fino alla fine di
marzo! :-((( Vabbè, mi perderò anche questo ma intanto,
mi diverto qualche giorno a perdermi in calli e viuzze
che caratterizzano questa splendida città :-))) |
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March 4th
2010
06:33:10 AM
La Paz -
Bolivia
Haimè,
non riesco a raggiungere il Salar de Uyuni a cui ci
tenevo tanto!!
Guarito dall'influenza, a Oruro mi informo sulle strade
per raggiungerlo: mi dicono che da Challapata che
costeggia tutto il lato est, è molto fangosa ed a tratti
allagata causa le precipitazioni particolarmente
abbondanti di quest'anno. Qualcuno però, mi assicura che
da Potosi la strada per il Salar è completamente
asfaltata.
Dubito conoscendo la Bolivia, ma dando fiducia a quelle
voci che mi concedono una speranza non mi resta che
dirigermi a sud, verso Potosi.
I 300km che la separano da Oruro sono altamente
spettacolari, ma la miseria si dimostra ancora più
spietata mostrando ovunque case con il tetto in paglia.
È in questa zona che, il rancore dell'indio dalla pelle
scura verso l'uomo bianco è particolarmente accanito!
Mi azzardo a scattare qualche foto ma vengo insultato,
preso a sassate ed inseguito... Devo stare attentissimo
anche per la strada resa viscida da pioggia e grandine
che si alternano a sprazzi di sole. Arrivando in città
altre brutte sorprese: Potosi, fra i 4200 ed i 4500
metri si sviluppa su una pendenza esagerata. Con la
poverissima benzina boliviana, nel tira e molla del
traffico cittadino Thelma non ce la fa! Gioco di
frizione cercando di "spronarla" ma, non c'è nulla da
fare, dal minimo non intende salire di giri...
"Mannaggia... e adesso????" mi chiedo considerando che
tutti gli albergi si trovano nella zona alta della
città!
È un bel guaio!! Non mi resta che chiedere di poterla
parcheggiare all'adiacente distributore di benzina che,
aperto giorno e notte, dietro equa ricompensa mi
promette la dovuta sorveglianza... La copro con cura, la
sigillo con 2 giri di scotch, ed in taxi mi dirigo
mestamente in albergo... Ma questo è ancora niente; la
frustrazione più grande è quando scopro che la strada
per il Salar è tutt'altro che asfaltata. Si sviluppa in
un notevole saliscendi ed è anch'essa molto fangosa!!
Kazzo noooooo?!?! E non ci sono altre opzioni!! Stando
così le cose devo rinunciare...
Piove, ed un freddo cane enfatizza il senso di
frustrazione che mi pervade....
Ci dormo sopra e l'indomani, non mi resta che assorbire
la scon***** (... e non è la prima sulle strade
boliviane,,,) e tornare sui mie passi, prendendo
definitivamente la via del nord per raggiungere La Paz
in serata. Strada facendo incontro Steven: è un
californiano diretto a Potosi con il mio medesimo
proposito. Lo informo, ma certo la sua KLR munita di
gomme tasselate, è sicuramente più adatta della mia
seppur magistrale Thelma... :-((( Sta scendendo dal
Perù, ed a sua volta mi informa che a causa delle
abbondantissime piogge anche Machu Pichu è chiuso!
NOOOOO!?!?!?!
Dice che dovuto rinunciare, e che riaprirà fra quindici
giorni! Considerando che sarò li fra pochissimi giorni
spero Dio non dover rinunciare anche a quello... Il mio
stato d'animo non è certo dei migliori... Mi perdo
luoghi eccellenti e relative foto su cui ci contavo, e
sono inkazzato con questi indios che mi prendono a
sassata non appena prendo in mano la macchina
fotografica. Certo il rancore che nutrono verso l'uomo
bianco non è immotivato ma... Riparto, ma poco più
avanti un ragazzo con la motoretta in panne a lato della
strada fa cenno di fermarmi. Rallento, lo guardo... "FFanculo...
è un indio!!!" penso considerando il trattamento che mi
stanno riservando. Faccio per tirare diritto ma subito
mi assale il rimorso... Io non provo odio o rancore
verso alcuna persona al mondo e per di più... non posso
certo lasciare a piedi un fratello biker!?? Gli è uscita
la catena e si è aggrovigliata sul carter... Mentre
estraggo dalla moto l'occorrente per la riparazione, lo
guardo negli occhi e gli faccio presente come mi stanno
trattando i suoi amici!!! Se ne dispiace, o almeno, fa
finta...
Una mezz'oretta di lavoro e prima di andarmene
preciso:"Ed ora fai presente ai tuoi fratelli che non
tutti gli uomioni bianchi sono uguali!!!" Superato Oruro,
mi fermo a chiedere un'informazione, mi si avvicinano
due ragazzi in moto attratti da Thelma. Uno di loro sta
sgranocchiando dei pop corn. Gliene chiedo un paio e
lui, gentilmente mi offre tutto il sacchetto... Riparto
un pochino rinfrancato, ma non percorro che pochi km che
un assembramento di gente richiama la mia attenzione.
Stanno facendo una festa con tanto di balli e musica.
Coreografici come sono nei loro costumi non ce nè per
nessuno! Incurante di tutto preso dall'euforia della
situazione estraggo la mia Canon e comincio a
scattare... Chissà perchè, stavolta ne mi insultano ne
mi prendo a sassate?? Anzi... forse a loro volta
euforizzati dalla festa addirittura sorridono?!?! :-)))
Rinfrancatissimo alla sera mi accoglie La Paz. Arrivando
dall'alto la visuale è straordinaria!!
Trovo un albergo ma kazzo... è gelido! In camera non ci
sono più di 8-10 gradi al punto di costringermi a
dormire con il berretto di lana!!! ... è così che
continua il mio rapporto di odio-amore con questa
impareggiabile Bolivia... |
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February
27th 2010
11:12:19 AM
Il
paese delle 4 stagioni!
È proprio vero, dal deserto all'alta montagna,
passando per la selva tropicale e laghi di sale,
tutte le tipologie di territorio e tutte le stagioni
sono rappresentate... La Bolivia uguale a
nessun'altra: meravigliosa ed allucinante al tempo
stesso!!
Purtroppo haimè, sono ancora fermo ad Oruro per
l'ennesimo intoppo di questo viaggio, che seppur sia
di gran lunga il più affascinante certo fortunato
non è!
Fattosta che abbandonata la bellissima selva
tropicale, cavalcando la cordigliera il cambio di
clima repentino ha intaccato la mia cronica
suscettibilità alle vie respiratorie, e così,
proprio come all'ingresso in Patagonia, sono di
nuovo bloccato con l'influenza! :-)) Appena
ripartito non ci voleva davvero, ma... tutto sommato
non mi cruccio, il mio spirito non conosce
cedimenti... E così, avvolto nel sacco a pelo, fra
uno starnuto e l'altro ho modo di riflettere sugli
ultimi input.
Superata Cochabamba la strada verso Oururo
ricomincia a salire. 3500-3800-4200 metri, per
entrare nel vivo della Bolivia più autentica! Il
paesaggio tipicamente d'alta montagna è punteggiato
qua e la da villaggetti di poverissime casette in
mattoni d'argilla ed il tetto in lamiera. Non hanno
ne acqua corrente ne elettricità. Una scena tipica è
vedere le donne lavare grandi quantità di panni
mezze immerse in gelidi corsi d'acqua. In queste
condizioni ed a queste altitudini il tutto appare di
una crudezza agghiacciante! La popolazione è
composta per la quasi totalità da indios dalla pelle
scura. Avvolte nei loro tipici ponci, le donnne sono
coloratissime! Basse e tozze, portano i capelli
acconciati con due lunghissime trecce. Le più
giovani hanno un bimbo sulla schiena, avvolto in un
fagotto appeso al collo, ma molte, a causa
dell'aspettativa di vita bassissima più che le madri
sembrano le nonne. Gli uomini hanno gillet molto
colorati o i tipici maglioni, e berretti in lana
grezza...
Risalendo la cordigliera le pendenze sono attorno al
4-5% e la Poderosa, seppur con la benzina boliviana
di scarsissima qualità se la cava egregiamente.
Tenuta su di giri va come un treno, il problema è
quando mi fermo ad osservare il panorama o scattare
una fotografia: la ripartenza è difficilissima! Dal
regime di minimo non vuole saperne di salire di
giri... ma, velocemente ho messo a punto la
contromanovra: prima di fermarmi inverto il senso di
marcia così da ripartire in discesa... La faccio
salire di giri quindi, giocando di frizione con il
motore imballato per non fargli perdere giri,
riinverto la marcia evvia!!! Eh eh, la mia Thelma....
Scollino a 4500 prima di scendere verso Oruro a 3700
metri di quota, la temperatura è attorno ai 12-14
gradi. È una città squallidissima ma gli albergi in
centro non mancano. Cosapevole di essermi buscato di
nuovo l'influenza e di dover fermarmi qualche
giorno, ne scelgo uno decente... Contrariamente ai
canoni boliviani la stanza è pulita. Nel bagno
l'acqua calda non manca ma non noto alcuna forma di
riscaldamento??? Chiedo alla reception ma dicono che
proprio non c'è... "Strano" penso considerando il
discreto livello dell'albergo e la temperatura già
cosi bassa in piena estate...!?! Effettivamente,
osservando i tetti degli edifici adiacenti non
scorgo alcun camino! Ed ora che ci penso bene,
nemmeno da tutte le povere casupole incontrate lungo
la strada ho visto spuntare un camino?? ... e
tantomeno della legna accatastata ?!?!?
Prendo un taxi per andare al mercato ed
incuriositissimo mi informo...??????? Effettivamente
dice che il riscaldamento costa molto e fra la
popolazione sono pochissimi quelli che possono
permetterselo! Con un filo di voce dice che
d'inverno il pavimento di casa sua è così gelido che
lo ricopre con dei cartoni, e per dormire si avvolge
in 5-6 coperte...
MADOOONNA MIA!!!!
Vorrei informarmi meglio, chiedergli come sia
possibile sopravvire in quelle condizioni ma...
sarebbe come infierire...
Penso alla mia stufa a pelllets ed alla mia casa
calda ed accogliente... Provo solo un gran senso di
vergogna, per tutte le sciocche banalità di cui
talvolta ho la spudoratezza di lamentarmi...!!
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February
24th 2010
09:56:40 AM
L'aereo è come il computer, freddo e schematico.
Entrambi ti proiettano da una realtà all'altra senza
darti il tempo di rendertene conto...
Li odio entrambi ma, da uomo integrato in questa
società haimè... ne sono succube!
È così che a velocità quasi supersonica mi sono
concesso qualche giorno a casa: giusto il tempo per
risolvere alcune questioni che richiedevano la mia
presenza e salutare mia madre. Dovevate vederla
"radio Siberia", era fuori di se dalla felicità di
rivedere il suo "piccolo"!! Eh eh Eppure in questi
oltre sei mesi lontano da casa mai una volta si è
lamentata; e, quando le ho paventato l'idea, a fine
viaggio, di un possibile trasferimento in altri
mondi, sapete che mi ha risposto???
"Dove vuoi figlio mio, basta che ti sappia felice!!"
Che dire, mi aspettavo qualche seppur flebile
lamentela, invece con questa risposta mi ha lasciato
di stucco!! Mia mamma... ecco da dove deriva tutta
la mia forza d'animo: dalla certezza di un amore e
di un sostegno che non si esauriranno mai...
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Al contrario dell'aereo invece, la moto è senza
dubbio il mezzo di trasporto piú esaltante ed
intrigante che ci sia...
SIETE TUTTI D'ACCORDO CON ME VERO?????
Certo quando piove piove sul serio, e sotto il sole
cocente il calore che sale dal motore ti arroventa i
maroni; ma... vuoi mettere... Puoi osservare i
colori, sentire gli aromi. Ad andatura turistica
riesci a distinguere il canto degli uccellini ed il
gorgoglio del torrente... Puoi accelerare gagliardo
per superare chi ti precede, e provare il brivido di
una bella piega... Senza esagerare ovviamente.
Osservare attentamente il manto stradale per
prevenirre eventuali situazioni di pericolo poi, mi
fa sentire vivo: con un cervello che ragiona e
codifica informazioni ancor più velocemente di un
moderno computer, ed al contrario di esso, un cuore
che batte in sintonia con le percezioni...
Che figata la nostra amata motocicletta!!! :-))
Fattosta che domenica 21 febbraio dopo un mese e
mezzo passato diversamente, ho tolto il telo a
Thelma. La regina era li tal quale! Così, tutta
sporca e piena di cicatrici, mi ha dato una così
bella e rassicurante sensazione...
Una navigatrice di terra autentica, pronta ad
accompagnarmi in capo al mondo! Allo start ha avuto
qualche esitazione devo ammetterlo, ed i primi metri
sono stati claudicanti; ma una giusta regolata alle
gomme e qualche km sono stati sufficienti per
recuperare quel feeling: come se il nostro viaggio
non si fosse mai interrotto... Òggi è una giornata
importante, non solo per la ripartenza, ma perchè
ripercorrendo al contrario la medesima strada per
raggiungere Santa Cruz, avrò modo di godere
nuovamente dell'ennesimo "gioco di prestigio" di
questa fantasmagorica America!
Da Cochabamba, posta a 2700 m la strada comincia
salire. Il paesaggio è piuttosto secco tanto che il
fico d'india è una pianta molto comune. Attorno ai
3000 il paesaggio si fa tipicamente montano. Il
pascolo è scarso ma ma pini, abeti, e l'onnipresente
eucalipto non mancano. Ma è una cinquantina di km
dopo Cochabamba che succede la magia. A 3200 m circa
la vallata si allarga notevolmente, uno sbarramento
da origine ad un lago artificiale di una certa
dimensione. Superato il lago incredibilmente la
vallata si srtringe di colpo. Ora la strada scorre
fra due pareti quasi verticali completamente
ricoperte da una ***** vegetazione. Felci piccole
grandi e grandissime insieme ad altre piante che, bò...
chi le aveva mai viste?! Il clima, prima fresco ed
asciutto, lascia il posto ad una nebbiolina carica
di umidità. La strada che continua a salire procede
incanalata per un paio di km prima che la vallata
dia maggior respiro. La nebbiolina lascia il posto
alla nebbia che porta con se una pioggerellina
battente. La vegetazione è intricatissima, alberi ed
arbusti con foglie grandi così!! La strada
viscidissima, è sterrata per lunghi tratti, e spesso
la carreggiata si riduce per la presenza di frane.
Torrenti fragorosi portano verso valle grandi
quantità d'acqua, e le poverissime case in legno
sparpagliate qua e la e seminascoste dalla
vegetazione, assumono la conformazione delle
palafitte!
Il panorama nella sua diversità è di una bellezza
unica...! "Ma che kazzo è successo nel breve volgere
di qualche centinaio di metri?????" mi chiedo
sbalordito di un cambiamento cos'i repentino..
È INIZIATA LA SELVA TROPICALE!!!
Maiuscola, magistrale, ineguagliabile America... ma
quanto doveva essere in giornata Dio quando ti ha
creata?????
Ora una lacrima di commozione si va a confondere nel
viso inumidito dalla nebbia, mentre per l'ennesima
volta, ringrazio Dio di avermi offerto questa
opportunità...:-))
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Temevate che l'india brasilera mi avesse inebettito???
O che il fuoco che mi brucia dentro si fosse
spento??? No state tranquilli... semplicemente nel
momento di pausa che mi sono concesso non avevo cose
così emozionanti da raccontarvi... tutto qui!! :-)))
Ora il viaggio è ricominciato e con esso gli
aggiornamenti. Continuate a sostenermi mi
raccomando... perlomeno fino in Alaska!!! eh eh
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November 13th 2009
09:33:14 AM
Porto Velho- Rondonia- Brasile...
Olá ragazzi! É da tanto che non vi aggiorno
ma dopo 2500 km ne sono certo... io e Thelma
siamo piú forti e motivati di prima!!! A
dire il vero l´avvio non é stato cosí facile
e nemmeno immediato. Una piccola perdita
affliggeva il radiatore e senza termometro
dell´acqua é stato un miracolo non aver
bruciato la guarnizione di testa! Ho perso
altri 2 gg ma ne ho approf*****to per fare
dei miglioramenti ed adeguarla ancor meglio
ai bollenti climi tropicali. Io, rinfrancato
nello spirito sto che é una bellezza, anche
se l´incidente ha lasciato qualche
inevitabile strascico psicologico che va
scemando con il passare dei km. Ora comunque
sono a Porto Velho, in Rondonia, sempre piú
immerso in questo immenso Brasile che sembra
non finire mai. A soli 5 paralleli
dall´Equatore il caldo umido é
ossessionante, Il sole sempre velato dalla
cappa non brucia, ma l´aria é cosí pesante
da togliere il respiro. Grandi acquazzoni
caratterizzano i pomeriggi e si scatenano
con una forza e velocitá tale da non darmi
il tempo di indossare la tuta antipioggia.
Talvolta non é neanche facile fermarsi
poiché i lati della strada si trasformano in
un attimo in fiumi di fango. La pioggia
calda mi inzuppa completamente ed appena mi
fermo orde di moscerini mi assalgono. Alla
sera la doccia é un piacere incomparabile...
Piuttosto, dopo un mese di Brasile che altro
dire dei brasiliani: ospitali e fieri sono
diversi dagli altri sudamericani. Ritrovo in
loro molte affinitá con le popolazioni
siberiane che tanto mi affascinarono
all´epoca del mio primo viaggio.
Caratteristiche che probabilmente accomunano
gli abitanti di quei pochi stati del pianeta
grandi come continenti. Non parlano altra
lingua del brasilero, non conoscono altra
realtá che non sia la loro. Ridanciani, sono
sempre disponibili quando chiedi un
informazione o un aiuto. Le donne non sono
certo le piú belle e nemmeno le piú sexy, ma
quando incroci il loro sguardo non lesinano
un sorriso. Tutto sembra essere influenzato
da questo calore che non ti abbandona mai.
Tenutomi sempre ben lontano dalle grandi
cittá, l´atmosfera é sempre stata piacevole
ovunque. Ora ho in programma alcuni giorni
di navigazione sul rio Guaporé, che immerso
nella foresta amazzonica divide il Brasile
dala Bolivia, e, proprio mentre stavo
cercando informazioni sul battello si é
verificato l´ennesimo intoppo di questo
viaggio che giorno dopo giorno diventa
sempre piú intrigante... Una sirena locale
ha turbato questo povero Ulisse che,
trattenuto da nulla, é incapace di opporre
la benché minima resitenza... Boh cosa
volete che vi dica... sará causa di questo
mio grande cuore se sono fatto cosí????:-)))
Effettivamente oltre alla mia eterna
positivitá cé un altro lato del mio
carattere che mi piace molto: é il modo di
vivere il viaggio giorno per giorno,
lanciandomi nelle situazioni con lo stesso
entusiasmo di quando avevo 20 anni.......
... ... e 30 anni dopo........ continuare a
pensare: yeaaahhhhhh...... ... IL MEGLIO
DEVE ANCORA ARRIVARE!!!!!!!!! Continuate
a sostenermi ragazzi, continueró a farvi
viaggiare con me :-)))
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July 29th 2009
04:03:19 PM
Ragazzi cari,
talvolta quando
leggo i vostri
post veramente
rabbrividisco....
Io ce la metto
sempre tutta, ma
nemmeno voi
scherzate con i
vostri
incoraggiamenti!!
Ce ne metterò
ancora di più...
e sono convinto
che insieme
andremo lontano
.-.)))
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