Siamo arrivati in Sicilia ! Vero che l'aria isolana mette di buon umore, sbarcati sull'isola capitanati da mister simpatia calabrese, in arte Agostino Chiappetta per l'ultimo tratto del continente,ci sentiamo già avvolgere dal calore Siculo, un sole che fino all'arrivo sulla costa si era fatto desiderare, finalmente è apparso e ci scaldava il cuore. Ammiriamo il panorama fatto da un continuo sali e scendi di colline alternate a delle radure e, in lontananza, a dominare su tutto, sua maestà l'Etna.Arriviamo al punto di ritrovo,Ezio è sui gradini del Hotel a fare comizio e nello stesso tempo indicazioni su come posteggiare. Un traffico di saluti e abbracci come di consueto tra amici che si ritrovano, e finalmente riusciamo a parcheggiare anche i nostri bagagli.

Ci sistemiamo e procediamo con la registrazione, ci informano su i programmi dello Special Ride e mossi da un leggero appetito, ci informiamo per la cena, scoprendo poi che non sono meno abbondanti di quelli calabresi (credo che abbiano la stessa unità di misura,complimenti !)Serata come da programma, racconti di viaggio e avventura in un atmosfera serena e cordiale  come tradizione in tutto il meridione.Una nota, Simone è arrivato con un problema all'impianto elettrico e date le sue note capacità tecniche e l'attrezzatura prontamente messo a disposizione dello staff è riuscito a risolvere e sistemare.Bravi ,spirito di adattamento e collaborazione dimostrato subito al nostro arrivo.Raccontando in sintesi,i giorni a seguire,altrimenti si potrebbe scrivere un libro, tante le cose viste e visitate e piccoli aneddoti, abbiamo visitato i Castelli Lombardi , chiuso un paese,  Casalscibetta dove loro per ringraziarci ci hanno offerto un rinfresco, fatto visitare la chiesa del paese completamente ristrutturata, non con i soldi pubblici come ha tenuto a sottolineare il parroco, il Sindaco ci ha raccontato la storia del paese mentre ci gustavamo i dolci tipici siciliani, non ricordo i nomi ma vi assicuro, buoni !Abbiamo fatto dei giri sulla pista rinomata di Pergusa,fatto una passeggiata sull'Etna ,visitato Catania con la sua bellissima Cattedrale e il Castello Ursino,La Valle dei Templi ad Agrigento, scoperto lo spacciatore di Granite di Ezio a Gela (e solo questo già meritava il viaggio) Piazza Armerina , la Villa Romana del Casale giusto per elencare alcuni dei punti più interessanti, tutti molto belli e affascinanti.Un aneddoto però ve lo concedo,perchè merita e avrei piacere se ne traeste esempio, nasce da un mio errore e con l'occasione ve lo confesso, un errore in cui è facile cadere ma non che sia una mia giustificazione. Succede che durante una delle tante soste come spesso mi succede, parto per ultimo come il ruolo di scopa impone , aspettando che tutti rimontino in sella e rastrellando i ritardatari , purtroppo in questa occasione noto 2/ 3 moto senza equipaggi , il grosso del gruppo ormai è partito non mi preoccupo in quanto in contatto via radio con le staffette locali che ci scortano ovunque mi informano che qualcuno ha deciso di prolungare la visita , si avviano le ultime quattro moto , io sono in coda e vedo finalmente partire l'ultima moto il quinto , che finito di infilarsi il casco , si avvia è dietro di me e oltrepassa  l'uscita.Facciamo un tratto di strada , arrivati al bivio svoltiamo come da indicazioni che mi arrivano via radio ma vedo che la moto nr 5 si ferma sull'incrocio come se indeciso dove andare. Facciamo la curva e non vedendolo arrivare , so che non ha la radio allora avviso  il primo del nostro piccolo distaccamento e anche la staffetta che aspettasse ancora un attimo via radio che torno indietro a vedere, magari ha un problema tecnico alla moto. Scopro tornando indietro invece che aspettava un sesto equipaggio di cui non mi sono accorto che si stava preparando perchè probabilmente aveva la moto parcheggiata in un punto fuori dal mio punto di osservazione e anch'egli , senza radio. Questo gesto di Simone, anche senza radio consapevole che fermandosi avrebbe perso il gruppo ma ha aspettato il suo compagno di viaggio che ha ritardato perchè ha avuto una difficoltà a partire facendo praticamente da ponte altrimenti la scopa forse frettolosa di partire o disattento non avrebbe adempiuto a quello che è il suo ruolo,ossia la scopa.Un plauso a Simone allora e a tutto lo staff che ha sorretto e sostenuto , accompagnato e coccolato, baciato e abbracciato , protetto con diletto , e di più e di più ancora. Grazie a tutti, grande GWCI e non dimentichiamo ci mai...insieme per divertirci. Saluti da Zeppa