Mini Elefante - Fiaba per piccoli Motociclisti

Ieri 29 gennaio, visto l'impossibilità per mancanza di tempo di partecipare all' Elefanten Treffen e visto il raptus di provare meglio la nuova creatura, avevo pianificato un giretto con partenza notturna in direzione Francia. Ovviamente, come al solito durante il pomeriggio la situazione meteo comincia a peggiorare... le nubi si trasformano in pioggia e il termometro inizia a scendere. Rientrato a casa dal lavoro mi vesto di conseguenza, rassegnato ad un percorso all'umido. Ormai quasi pronto, passo davanti alla finestra e..orrore, NEVICA!!! Trascorro un'altra mezzoretta girando come una belva in gabbia di finestra in finestra, sperando che almeno una delle visuali mi riveli una situazione in miglioramento, ma niente, la neve si ferma di brutto, le macchine sono già bianche! Isoradio, meteo.it, tg locali sono tutti contro di me, tra un pò non riuscirò più ad uscire neanche dalla rampa del garage in moto. Basta aspettare! Quando sarò fuori non potrò più tornare indietro e qualche santo provvederà... Volo in garage, tiro un pò di sale sulla rampa (ma perchè? bè forse per quando dovrò tornare...) scaldo il mezzo e via! Il 1800 è più basso del 1500 quindi se dovrò mettere giù i piedi lo controllerò meglio, penso e inforco la doppia rampa... Ho in mezzo alle gambe un piccolo trattore, in prima senza accelerate va su come un cingolato (stupore). Alla seconda rampa dovendomi fermare per azionare il telecomando penso che non ripartirò più, e invece trac trac trac eccomi in strada. Ora un km di discesa sulla neve, stessa strategia non accelero e per cautela metto giù i piedi. In piano la neve è pressocchè acqua, bene... ora staremo a vedere in autostrada. L'attraversamento della sopraelevata mi preannuncia un forte vento laterale di tramontana, di bene in meglio... noto però che la moto fa meno vela rispetto alla precedente, la neve si è tramutata in pioggia, cerco di consolarmi con questi pochi dati positivi.. Mi fermo sotto la pensilina del distributore all'entrata dell'autostrada per indossare l'antipioggia, la gente in auto mi guarda come un ufo. I primi km in autostrada smontano quel poco di illusioni che mi ero fatto, i pannelli infotraffico segnalano neve e vento forte, autostrada chiusa a telonati e furgonati, e infatti a Voltri dopo nemmeno 20 km mi sembra più prudente uscire, ricomincia a nevicare e in questo tratto ci sono viadotti alti; proseguirò sull'Aurelia... Altri 10 km e sono ad Arenzano e la statale ora sale quel centinaio di metri che bastano per riempire di nuovo la strada di neve, poi discesa con curve ma mi stupisco della stabilità anche se vado molto piano. In solo un'ora e mezza (!) sono ad Albisola e sono le 23,30, qui se non mi sbrigo non arriverò mai ad Antibes, mia destinazione parziale. NUPI direbbe qualcuno, e allora lo dico anch'io, qui l'ingresso dell'autostrada è a livello mare e mi ci infilo, illuso! Già dopo Savona la situazione peggiora ci saranno 3 cm di neve, ma mi metto in scia ad un auto seguendo quella piccola traccia che le ruote fanno sembrare più libera e filo via ad 80 km/h. Meno male che ci sono le gallerie e si tira un sospiro di sollievo ogni tanto... Il parabrezza e la visiera si riempono sempre di neve e ogni tanto si rende necessaria la provvidenziale manovra col dito del guanto a mò di tergicristallo. Ma neanche a farlo apposta mentre mi passo velocemente il dito sulla visiera il gancetto del guanto mi si incastra sulla visiera e spezzo l'aggancio della visiera al casco... Perfetto, già avevo un Jet, ora anche senza visiera! Non mi posso fermare perchè i lati della strada hanno la neve molto più alta e forse non riuscirei a ripartire e poi mi sembra anche pericoloso... Allora rallento ulteriormente per posizionarmi la visiera fra una gamba e la sella, chissà che non riesca a rimontarla prima o poi... Ma così facendo mi sono perso la mia auto guida ed ora procedo cercando di intuire dove potrebbe essere passata l'ultima auto, mentre quelle che sopraggiungono se ne stanno in corsia di sorpasso dove io oramai non posso più andare... Il brutto è che questa autostrada la conosco bene e se l'avevo evitata nella fase iniziale per la problematica vento, ora so benissimo che ci saranno 3 o 4 punti veramente difficili e mi tocca passarci in mezzo. Infatti all'uscita della galleria che porta alla discesa di Feglino devo rallentare a 40 km/h perchè la neve è compatta e abbondante e sarà almeno 5 cm. La situazione che mi trasmette la ruota non è delle più rassicuranti, anche se devo dire che mi sarei già aspettato di procedere scodinzolando... procedo in terza con il braccio che è tutto un pezzo unico con collo schiena e gambe perchè sembra che i furbi sardomobilisti siano convinti che si debbano utilizzare i retronebbia quando nevica (forse useranno le catene quando c'è la nebbia), e quando passano il riflesso della luce rossa mi impedisce di vedere dove sto mettendo la ruota. L'apoteosi la raggiungo tra Loano e Pietra, la strada sale in quota e le raffiche di vento si aggiungono al problema neve.

In questo tratto ci sono lunghi tratti senza gallerie e mi concedo il lusso di staccare un mano dal manubrio per controllare la temperatura 23 F (-5 C). Vedo nell'altro senso spargisale e spazzaneve in processione ma da questo lato nulla... Mi dico che passeranno anche di qua, ma per me non sarà di grande utilità. Sorpresa, a Borghetto invece vedo in lontananza una larga pista più grigia, segno di un evidente passaggio di mezzo di servizio. Evvai! La parte più brutta è terminata, infatti a Ceriale c'è così tanto vento che la neve non riesce neanche ad attaccarsi a terra. Dopo Andora la strada torna pulita, piove e si prosegue meglio. Dopo Imperia non piove nemmeno più. Forse ho passato la bufera e mi merito una pausa ristoro in autogrill. Sono le 02,00, diciamo che posso aver perso 1/2 ora nella sosta, quindi ci ho messo 3 ore e mezza per fare circa 130 km, mica male... come una tartaruga!
Passato il confine è ora di lasciare l'autostrada a Monaco, faccio la Corniche alta, curve e controcurve e rilasso la muscolatura contratta, poi Nizza, Antibes girovagando per le dipartimentali quasi deserte. Ora è il momento di una sosta ristoratrice, proviamo il navigatore della Gold e dopo solo 20 minuti riesco a trovare e impostare la destinazione del F1 prescelto. Ore 4,40 sono in orizzontale  su un letto che mi sembra il paradiso. Riparto alle 10 direzione St. Rphael e poi Frejus. Bellissime curve sulle strade Bord de Mer. In una di queste città c'è il mercato domenicale, 2 km di banchi sulla promenade. tantissimi squadroni di motociclisti, sembra quasi un raduno, tutti salutano ovviamente anche gli scooter. Le 13,00 torno indietro alla ricerca di un Courtepaille, pausa pranzo e rientro via autostrada, non senza regalarmi un'altra buona dose di vento fortissimo dal confine fino a casa... Sosta lavaggio prima di mettere a nanna la bestiola e fine dell'avventura. Tutto è andato bene, ma non nego che è stato un colpo di testa con una piccola dose di incoscienza.
Saluti
Luca
GW 1800 '06 Moì Raì 2 60800 ml.