Domenica 13 agosto 2006 il mondo GWEF ha allargato i suoi confini,infatti un nutrito gruppo di GoldWing finlandesi,italiani,tedeschi,belgi,olandesi,inglesi,ecc.si è presentato alla frontiera di Vaalimaa tra Finlandia e Russia.

Le pratiche doganali per l’ingresso in Russia seguono ritmi antichi,retaggio di una burocrazia dura a morire,bisogna avere pazienza,e chi non ha mai viaggiato in moto nei paesi dell’est europeo prima della caduta del muro di Berlino o nei paesi mediorientali si stupisce e a volte drammatizza,così come è inutile farsi prendere dall’”ansia da visto”prima di partire,una volta giunti in dogana tutti devono comunque compilare la dichiarazione doganale per l’importazione temporanea della moto.

Il culmine del tragicomico durante le 4 ore di attesa per passare la dogana russa è stato quando il doganiere non riusciva a capire quale strano veicolo guidasse un inglese che gli aveva esibito il libretto di circolazione  di un trike:per lui esistevano solo 2 tipi di veicoli,a 2 ruote (moto)e a 4 ruote(auto);fortunatamente non si è accorto che il trike trainava un rimorchio.

Da molti anni ormai viaggiare in Europa è molto facile,frontiere inesistenti,belle strade e autostrade,traffico ordinato,i viaggi di una volta erano tutta un’altra cosa,e allora in questa circostanza la vecchia guardia del GWCI è presente,per me,Veliero e Giancarlo,tra i primi al mondo ad andare in Russia in GoldWing nei primi anni ’90,il 1° GWTreffen russo a San Pietroburgo è un’occasione da non perdere.

I paesi dell’est europeo solo da pochi anni hanno cominciato ad assimilare gli stili di vita e gli atteggiamenti occidentali e,come capita spesso a chi deve recuperare il tempo perduto,gli aspetti più negativi vengono esasperati,quindi musica a 100.000 decibel,un cantante in perizoma che si arrampicava sui tralicci del palco,ubriachi portati via a braccia dagli amici,gli stessi wingers sono diversi dai colleghi occidentali e sono più simili ai bikers.

Da sempre ho avuto dei dubbi sull’opportunità di sovraccaricare di cromature e luci una moto da lunghi viaggi,dopo aver visto le moto di alcuni russi,praticamente dei cataloghi ambulanti di pezzi cromati,luci colorate e stereo da 1.000 watt,non so più cosa pensare.

La parata delle nazioni lungo la prospettiva Nevsky è stata spettacolare e il gruppo italiano ha sfilato compatto applaudito dalla folla tra cui numerosi turisti italiani,ripetendo quanto successo alcuni anni fa  a Praga con sfilata notturna in piazza San Venceslao;la settimana prima in Finlandia la sfilata era stata accolta da tiepidi applausi e timidi cenni di saluto.

Dopo il 1° posto nella classifica per nazioni in Finlandia pensavamo di fare il bis ma siamo stati battuti per pochi punti dalla Polonia,sarebbe bastata una moto italiana in più e il 1° posto sarebbe stato nostro,comunque complimenti ai polacchi che hanno portato in Russia 28 moto che rappresentano una elevata percentuale sul totale dei soci.

Certamente organizzare un raduno GoldWing in un contesto particolare come quello russo,e fortunatamente S.Pietroburgo è la città più europea della Russia,non è facile ed è comprensibile la soddisfazione degli organizzatori per essere riusciti a portare al loro raduno più di 200 GW iscritti alla GWEF a cui vanno aggiunti altrettante moto russe(una proveniente addirittura da Vladivostock),ucraine,bielorusse,slovacche,ungheresi.

Nel viaggio di ritorno via Estonia,Lettonia,Lituania,Polonia,Rep.Ceca,Slovacchia e Austria abbiamo mostrato il passaporto alle frontiere 8 volte e almeno 5 volte il libretto di circolazione della moto.

E’ un viaggio di altri tempi su strade difficili,un susseguirsi continuo di buche,avallamenti e solchi profondi scavati dai camion,con un mucchio di interruzioni per lavori in corso,che diventano  pericolose quando piove sia per l’irregolarità(eufemismo)del fondo stradale sia per l’estrema viscidità dell’asfalto(altro eufemismo) dovuta all’eccesso di bitume che con la pioggia forma un’emulsione oleosa.

E se l’anno prossimo il 2° GW Treffen Russo fosse a Mosca?